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Elezioni Centro storico / Piazza Bra

Elezioni europee, Lega al 34% ma in Veneto sfiora il 50%. Tiene il Pd, collasso del M5S

Salvini fa il pieno di voti su scala nazionale, ma a livello regionale e provinciale a Verona il dato è ancora più netto. Sorpasso Pd sul M5S che dalle politiche perde oltre 5 milioni di voti

Sfonda la Lega a livello nazionale, ma sul piano locale in Veneto e nella provincia di Verona il dato è ancora più eclatante. Se il partito di Salvini arriva a superare il 34% su scala nazionale (34,27% e oltre 9 milioni di voti), nella provincia veronese il risultato a scrutinio ultimato è a un passo dal 50%, vale a dire il 49,66% con ben 227.749 voti incamerati. Un dato in linea con quello ottenuto a livello regionale, dove in Veneto troviamo la Lega ben salda al 49,88% con 1.234.361 voti ottenuti.  

Lega forte in Italia, marginale in Europa?

Le dichiarazioni a caldo di Matteo Salvini dopo il voto sono parse rassicuranti, ma agitate, se così si può dire. Sventolando e baciando il rosario, usando toni fermi e risolutivi ma carichi di tensione, il leader leghista ha spazzato via ogni dubbio circa un immediato ribaltone di governo, od anche solo un "semplice" rimpasto: «Non chiederò mezza poltrona in più agli amici dei 5 Stelle». Ma Salvini ha anche precisato due cose essenziali: la prima è che non tollererà più gli attacchi personali e al suo partito giunti dai pentastellati nelle fasi calde della campagna elettorale, la seconda che si aspetta «un'accelerazione importante sul contratto di governo», che dunque andrà avanti. Su quali temi? Anzitutto quello fiscale, ma altrettanto importanti sono le grandi opere, dunque nodi come quello della Tav, a fronte anche della vittoria regionale di Cirio del centrodestra in Piemonte, si dovranno sciogliere e tutto lascia intendere che l'alta velocità si dovrà realizzare prima o poi. Il vero nodo politico per la Lega sarà tuttavia quello di far valere concretamente questo enorme risultato a livello europeo, dove in realtà il parlamento non potrà essere governato dal fronte sovranista cui la Lega fa riferimento in termini di alleanze e che, al contrario, pur rinfrancato da una trentina di seggi in più, resta complessivamente nei numeri comunque piuttosto marginale e destinato al ruolo d'opposizione.

Pd - Il sorpasso, in retromarcia?

Tornando all'analisi del voto delle europee, chi batte un colpo è anche il Partito democratico piazzatosi al secondo posto e compiendo così un sorpasso ai danni dei 5 Stelle che potrebbe avere risvolti essenziali non solo sotto il profilo psicologico. Su scala nazionale i dati parlano di un Pd al 22,73% con oltre 6 milioni di voti ottenuti. Il raffronto con le europee del 2014 è tuttavia inevitabilmente impietoso: la Lega stava al 6%, mentre il Pd superava il 40%, ciò non toglie in ogni caso che il nuovo segretario Zingaretti abbia ragione, a suo modo, nel rivendicare di aver risvegliato un elettorato che è tornato a dare fiducia al suo partito dopo l'ascesa e rapida caduta di Matteo Renzi. È dunque vero che rispetto al 18,72% delle politiche 2018 si è passati per il Pd al 22,73%, eppure non è tutto oro quel che luccica: scendendo nel dettaglio e confrontando i voti in termini assoluti, se si prendono quelli alla Camera delle politiche 2018 e quelli di queste elezioni europee, il Pd registra infatti un lieve arretramento, passando dai 6.134.727 voti del 4 marzo ai 6.081.582 voti ottenuti nella tornata elettorale di ieri. Un arretramento nei numeri, dunque, rispetto al periodo più buio della storia del Pd, compensato però dalla scarsa affluenza alle urne. I problemi da affrontare restano pertanto molti, specie per quel che riguarda il consenso, assai scarso e tutto da riconquistare, nelle perifierie e aree di provincia.

A livello regionale in Veneto il risultato per il Pd è poi decisamente più deludente che a livello nazionale, con il 19,94% dei voti ottenuti, mentre nelle sola provincia veronese la percentuale si abbassa ulteriormente giungendo al 16,96%. Un calo inevitabile a fronte dell'exploit della Lega che nel Veronese è arrivata sulla soglia del 50%. Migliora invece il risultato dei Dem prendendo in considerazione il solo capoluogo di provincia, vale a dire nel territorio della città di Verona dove il risultato è del 25,26% con 30.418 voti a fronte dei 44.620 voti (37,06%) della Lega e gli 11.634 del Movimento 5 Stelle, terzo partito con solo il 9,66% delle preferenze.

M5S - Sconfitta epocale, rapporti di forza ribaltati?

Se non si hanno dubbi circa chi sia il vincitore di questa tornata elettorale, vale a dire Matteo Salvini, non se ne hanno nemmeno in merito a quale sia il partito che ne esca davvero sconfitto. Il Movimento 5 Stelle su scala nazionale è passato da primo a terzo partito dalle elezioni politiche del 2018, ma anche confrontando i dati delle scorse europee le cose non vanno meglio. Nel 2014, infatti, i grillini presero il 21% e quasi 6 milioni di voti, mentre nell'ultima tornata il partito di Di Maio si è fermato al 17,06% incamerando solo poco più di 4 milioni e mezzo di voti. Un dato eclatante nella disfatta soprattutto se confrontato con le recentissime elezioni politiche dello scorso 4 marzo 2018, quando il Movimento 5 Stelle risultò primo partito su scala nazionale con il 32,6%, ma in particolare rivelando un bacino elettorale di oltre 10 milioni di votanti alla Camera.

Di fatto in un anno, tra formazione del governo e governo effettivo del Paese, il M5S ha polverizzato circa 5 milioni e mezzo di voti, una disfatta clamorosa che, in tempi normali, vedrebbe il capo politico del partito rassegnare le proprie dimissioni. La cannibalizzazione della Lega nei confronti del M5S è stata letale al partito di Luigi Di Maio che, come detto, ora troverà ulteriori difficoltà nel proseguire in un cammino di governo che li vede protagonisti di rapporti di forza immutati a livello di composizione del parlamento italiano, dal punto di vista tecnico valgono infatti ancora i risultati del 2018, ma radicalmente ribaltati, ed è la prima volta nella storia repubblicana che avviene un tale sorpasso tra due forze di governo alleate, sotto il profilo della sensibilità politica interna ed attuale del Paese. 

I risultati alle elezioni europee nella provincia di Verona

Sezioni: 858 / 858 (Tutte)

Liste Voti %
LEGA SALVINI PREMIER 227.749 49,66
PARTITO DEMOCRATICO 77.798 16,96
MOVIMENTO 5 STELLE 40.341 8,80
FRATELLI D'ITALIA 38.951 8,49
FORZA ITALIA 30.213 6,59
+EUROPA - ITALIA IN COMUNE - PDE ITALIA 12.911 2,82
EUROPA VERDE 12.403 2,70
LA SINISTRA 4.579 1,00
POPOLO DELLA FAMIGLIA - ALTERNATIVA POPOLARE 3.111 0,68
PARTITO ANIMALISTA 2.217 0,48
CASAPOUND ITALIA - DESTRE UNITE 2.196 0,48
PARTITO COMUNISTA 1.880 0,41
FORZA NUOVA 1.323 0,29
PARTITO PIRATA 1.114 0,24
POPOLARI PER L'ITALIA 947 0,21
SVP 524 0,11
PPA MOVIMENTO POLITICO PENSIERO AZIONE 393 0,09

I risultati delle elezioni europee su scala nazionale

Sezioni Italia : 61.576 / 61.576 (Tutte) - Comunicazioni UE : 2.102 / 2.355

Liste Voti %
LEGA SALVINI PREMIER 9.173.229 34,27
PARTITO DEMOCRATICO 6.084.692 22,73
MOVIMENTO 5 STELLE 4.567.781 17,06
FORZA ITALIA 2.350.873 8,78
FRATELLI D'ITALIA 1.725.877 6,45
+EUROPA - ITALIA IN COMUNE - PDE ITALIA 831.954 3,11
EUROPA VERDE 620.153 2,32
LA SINISTRA 469.332 1,75
PARTITO COMUNISTA 235.408 0,88
PARTITO ANIMALISTA 160.150 0,60
SVP 142.185 0,53
POPOLO DELLA FAMIGLIA - ALTERNATIVA POPOLARE 114.459 0,43
CASAPOUND ITALIA - DESTRE UNITE 89.102 0,33
POPOLARI PER L'ITALIA 80.445 0,30
PARTITO PIRATA 60.739 0,23
FORZA NUOVA 41.054 0,15
AUTONOMIE PER L'EUROPA 17.655 0,07
PPA MOVIMENTO POLITICO PENSIERO AZIONE 5.041 0,02
(fonte Ministero dell'Interno - Eligendo)

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