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Elezioni comunali 2014 Centro storico / Piazza Brà

Verona, elezioni europee 2014: anche in provincia dilaga il Pd (34,8%). Regge la Lega, spinge Tosi

La "valanga" Partito Democratico colpisce anche nel Veronese: i voti sono stati 152mila e 833mila, trascinati dalle 27mila 437 preferenze di Federico Vantini.il sindaco di verona si conferma uomo essenziale. Male Forza Italia, bene il M5S

Nemmeno i due terzi degli aventi diritto. Il dato sull'affluenza alle urne in provincia di Verona, per le elezioni europee, parla chiaro: si è recato al seggio il 65,36%, ovvero 457mila e 236 votanti che hanno espresso 438mila e 327 voti. Mediamente alto il numero delle schede nulle, visto che sono state 12mila e 676. Oltre a questo sembra che la "valanga" Partito Democratico abbia colpito anche il Veronese: per le Europee i voti al centrosinistra nazionale sono stati 152mila e 833mila (il 34,86% del totale), trascinati dalle 27mila 437 preferenze per il sindaco di San Giovanni Lupatoto, Federico Vantini, primo eletto in provincia, seguito dalle 20mila 163 di Alessandra Moretti, già vicesindaco di Vicenza, ex portavoce del Comitato nazionale Pd per l'elezione di Pier Luigii Bersani alle primarie 2012 e attuale deputata alla Camera.

Dietro il Pd arriva il sorprendente dato della Lega Nord che a Verona e dintorni agguanta il 19,64%. Si tratta del dato più cospicuo di tutto il Veneto per il Carroccio e uno dei più positivi di tutta Italia. La classifica dei più votati è stravinta dal sindaco di Verona e segretario veneto, Flavio Tosi, che con 42mila 414 preferenze sembra aver raggiunto l'obbiettivo della candidatura. Il primo cittadino scaligero aveva confessato di proporsi per le Europee solo per attirare voti leghisti attraverso il suo nome, di indubbio richiamo. Il segretario veneto della Lega Nord risulta quindi eletto al Parlamento europeo, anche se ha annunciato a più riprese che rinuncerà al seggio per continuare a governare Verona. Segue a Tosi (che nel dato generale della circoscrizione nord-orientale arriva a 99mila 154 voti) un "fedelissimo", e altro veronese, Lorenzo Fontana, con 18mila e 91 preferenze. Il segretario federale della Lega Nord, Matteo Salvini, candidato in tutte le circoscrizioni d'Italia, si è "fermato" a 11mila e 463 preferenze.

"CENTRODESTRA MASSACRATO" - Dopo i risultati è stato il maggior interessato, lo stesso Tosi, a commentare: "È un dato collegato alla politica nazionale: un voto di fiducia a Matteo Renzi per quello che ha detto di fare e per quello che dovrà dimostrare di saper fare. Da queste elezioni la Lega Nord ne esce bene perchè ha recuperato molto rispetto all'anno scorso, ma il resto centrodestra ne è uscito sfatto e massacrato. Se uno va guardare i numeri, il Pd è stato molto bravo a non perdere elettorato. Il fortissimo astensionismo ha penalizzato sicuramente il centrodestra perchè l'elettore non ha trovato riferimenti. Il Veneto è una regione storicamente di centrodestra e se si ricostituisce su basi credibili l'area politica si può tornare a una volta":

ELEZIONI EUROPEE, BASSA L'AFFLUENZA: TUTTI I DATI

Brinda anche il Movimento 5 Stelle nel Veronese. La campagna elettorale trascinata dal leader Beppe Grillo ha dato i suoi frutti. Il 19,1% è deludente se si pensa all'oltre 25% delle amministrative (nonostante è la prima prova alle Europee) ma sono stati comunque 83mila e 920 voti quelli andati ai "cittadini" 5 Stelle. Primo in città e provincia è risultato Stefano Cobello con 4mila 706 preferenze, seguito da Stefano Zullo, 2955 e da Giuseppe Dalpasso (1899).

Non incide invece Forza Italia di Berlusconi che almeno a Verona appare in emorragia di voti: "solo" il 14,66% (al di sotto della media nazionale, del 16,80%). Elisabetta Gardini e Amalia "Lia" Sartori le capoliste, rispettivamente votate con 6298 e 3348 voti.

Sotto i partiti "big" ci sono le formazioni considerate minori che comunque in provincia non hanno ottenuto abbastanza preferenze da superare la quota di sbarramento del 4%. Così il Nuovo Centrodestra, Ncd, di Angelino Alfano resta al 3,45% con 15mila e 145 voti, di cui 2260 sono andati a Niko Cordioli, attuale presidente di Ater. Ncd fa comunque risultato nazionale, dato che raggiunge il 4,4% e avrà rappresentanti a Bruxelles. Non ce la fa invece Fratelli d'Italia - Alleanza Nazionale del triumvirato Meloni-La Russa-Crosetto. I 14mila e 667 voti (3,34%) non bastano a Verona, nemmeno con la candidatura della leader Giorgia Meloni (sue le 4566 preferenze in provincia). Si sperava in un dato decisamente migliore per la lista L'altra Europa con Tsipras. Raggiunto il 2,46% (10mila 946 voti di cui 2022 al candidato veronese Riccardo Petrella). Dopo Tsipras, "respinte" (a Verona ovviamente) le candidature dei Verdi europei-Green Italia con 4mila 160 voti (0,94%), Scelta Europea (2mila 826 e 0,64%), caduta libera per Italia dei Valori (1597 voti; 0,36%), la lista Io Cambio - Maie (1097 voti; 0,25), e il Südtiroler Volkspartei, Svp, con 726 voti per lo 0,16% di preferenze.

SEGGI - Secondo i risultati pubblicati dal Consiglio regionale Veneto, il Partito Democratico della circoscrizione nord-orientale (Veneto, Emilia Romagna, Trentino Alto-Adige e Friuli Venezia-Giulia) si aggiudica 7 dei 14 seggi totali. Tre andranno al Movimento 5 Stelle, 2 a Forza Italia e 2 alla Lega Nord. Tosi, rinunciando al seggio a Bruxelles, ha spianato la strada al primo candidato più votato dietro di lui (Salvini deciderà infatti di farsi eleggere nella ciorcoscrizione nord-ovest): in Europa quindi andrà la vicentina Mara Bizzotto, che ha ottenuto 45mila 270 voti. Con lei, da Nordest, partirà, o meglio resterà, Lorenzo Fontana.

ELEZIONI COMUNALI - Leggermente differente la situazione per quanto concerne le elezioni comunali. Lo scrutinio avverrà nel primo pomeriggio di lunedì 26 maggio. Nel Veronese ha votato per scegliere l'amministrazione comunale il 73.63% degli elettori. Il picco massimo di affluenza è stato raggiunto a San Zeno di Montagna, con il 88.57%, il minimo invece è stato registrato a Vestenanova con il 61.96%. 

In provincia il 65.41% dei cittadini ha espresso la propria preferenza per il Parlamento europeo. Selva di Progno, con l'89.75%, registra l'affluenza maggiore, mentre a Roverchiara almeno un elettore su due non si è presentato alle urne (46.62%).

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