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Elezioni comunali provincia di Verona 2013 Centro storico / Piazza Brà

Elezioni, Lega Nord a picco. Tosi: "I sindaci facciano le loro civiche"

Il sindaco di Verona commenta i risultati delle amministrative e rilancia la sua idea: "Consenso maggiore anche a Vicenza e Treviso per gli esponenti slegati dal Carroccio. Rappresentano una novità"

Dopo le elezioni comunali si respira una brutta aria in casa Lega Nord a Verona: i candidati sindaco nelle varie città, ad eccezione della conferma plebiscitaria per Italo Bonomi a San Mauro di Saline, sono usciti malconci dalle urne. Dall'altra parte però, molti esponenti del Carroccio sorridevano. In particolare quelli che alle elezioni si erano avvicendati alla Lista Tosi. Un paradosso, forse. Il sindaco di Verona che dà il nome alla lista è stato nominato da poco vicesegretario federale della Lega Nord e segretario veneto. Il numero due (o tre se si considera la nomina parallela di Matteo Salvini) i Roberto Maroni. In ogni caso tocca a Flavio Tosi in persona l'ingrato compito di spiegare la debacle dei "padani" alle amministrative.

"La Lega risente di quella che è la sfiducia complessiva nei partiti e nei pochi risultati che i cittadini vedono arrivare, ora la svolta è nelle liste dei sindaci - ha spiegato Tosi, commentando i risultati delle comunali, ancora penalizzanti per il Carroccio -. Il risultato della Lega è in linea con ciò che ci si poteva aspettare. Veniamo dalle amministrative del 2012 che, a parte qualche eccezione, per la Lega erano state disastrose. Tuttavia, complessivamente, il progetto politico avviato ad esempio in provincia di Verona, che vuol dire la Lega più le civiche, è andato bene".

Dopo aver fatto diventare la sua lista il primo partito di Verona, Tosi in questa tornata elettorale l'ha fatta debuttare in tre Comuni della provincia: mentre a Villafranca è diventata subito il primo partito, ma il candidato sindaco sostenuto da Lega Nord non è riuscito ad andare al ballottaggio, a Bussolengo e a Sona i candidati sostenuti dalla lista Tosi affronteranno i ballottaggi. A fronte del crollo leghista in queste amministrative, comprese le città roccaforti del Carroccio, il sindaco di Verona difende il progetto delle civiche dei sindaci. "La Lista Tosi, ma in generale la Lista Dal Lago a Vicenza, la Lista Gentilini a Treviso e quelle che fanno riferimento alle persone - ha spiegato -, hanno ottenuto un consenso maggiore, perché in qualche modo rappresentano una novità e significano qualcosa in cui i cittadini credono e si riconoscono". "Un po' tutti i partiti però - ha aggiunto Tosi - hanno pagato dazio in queste elezioni. Guardiamo il movimento di Beppe Grillo: se c'é da distruggere prende i voti, se c'é da costruire non raccoglie consensi. E a livello comunale devi costruire e non distruggere". Secondo Tosi infine il livello di astensionismo offre l'idea "della sfiducia che ha portato molti elettori a non votare compresi molti elettori della Lega".

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