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Giovedì, 28 Marzo 2024
Elezioni Comunali 2017 Centro storico / Piazza Bra

Foto con Giacino, la coalizione di Sboarina si difende dalle accuse di Tosi

I partiti e le liste che sostengono il candidato sindaco di centrodestra descrivono quella del sindaco uscente come un'azione diversiva con cui evita di fornire spiegazioni su i suoi rapporti con l'ex vicesindaco condannato per concussione

Sul caso delle foto pubblicate sulla pagina Facebook Cose divertenti sulla campagna elettorale veronese 2017 il sindaco uscente Flavio Tosi ha preso la sua strada e intende percorrerla fino in fondo. Negli scatti si vede l'ex vicesindaco Vito Giacino in due contesti diversi: nella prima foto pubblicata era al bar con la candidata sindaco tosiana Patrizia Bisinella, mentre nelle altre fotografie Giacino e insieme a Tosi all'esterno dell'abitazione di un altro candidato sindaco, Marco Giorlo di Tutto Cambia.

Flavio Tosi ha dichiarato che Vito Giacino rimane un suo amico, nonostate la condanna in secondo grado per concussione. I due erano andati a casa di Giorlo per convincerlo a ritirare la candidatura per sostenere Bisinella. Tentativo caduto nel vuoto.

La strada scelta da Tosi è stata quella di rivolgersi alla magistratura. Dice che lui e la candidata Bisinella sono stati pedinati e che è stata violata la loro privacyUomini dell'entourage del candidato di centrodestra Federico Sboarina avrebbero costruito una macchina del fango per screditare la candidata tosiana e condizionare così le elezioni, questa l'accusa di Flavio Tosi, che ha dichiarato anche di aver scoperto i nomi degli amministratori della pagina Facebook Cose divertenti sulla campagna elettorale veronese 2017 e di averli comunicati alla Procura.

A queste accuse però, la coalizione che sostiene Federico Sboarina ha risposto compatta. "L'azione diversiva che il sindaco uscente sta facendo per screditare la nostra coalizione è arrivata ad un punto inaccettabile - si legge in una nota congiunta - Il problema non ce l'abbiamo noi, ma è Tosi che continua a gettare fumo invece che spiegare ai veronesi il ruolo di Giacino nella campagna elettorale della senatrice Bisinella. Anche se la condanna dell'ex assessore all'urbanistica non è ancora definitiva, ci sono comunque due gradi di giudizio contro di lui e la legge Severino dispone per questi casi l'allontanamento dalla pubblica amministazione. Giacino, pur senza cariche, sembra invece ancora molto attivo a giudicare dalle foto che tutti abbiamo visto. Non sappiamo chi sia stato a fotografare il sindaco e la senatrice, ma sappiamo invece che gli stessi Tosi e Bisinella non hanno vagheggiato il pedinamento quando venivano fotografati in vacanza al mare. Non c'è reato nel fotografare un personaggio pubblico in un luogo pubblico, e non si capisce come mai si facciano spendere soldi pubblici per far lavorare invano la Procura. Lo dimostrano anche le 69 querele che fino al 2014 il sindaco Tosi ha intentato, ottenendo finora una sola condanna a carico del querelato".

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