In Bra scatta il Bisinella tourist tour: conosci Verona? La replica: "Cultura salviniana"
Scintille tra candidati sindaco con l'appuntamento al ballottaggio del 25 giugno che si avvicina. Alla manifestazione promossa dai sostenitori di Federico Sboarina, Patrizia Bisinella ha replicato: "Siccome non ha preparazione né contenuti usa questi metodi"
Mentre Sinistra in Comune esulta per il risultato ottenuto, il candidato Bertucco a seguito del riconteggio delle schede ufficiali sarà in Consiglio comunale sia che al ballottaggio vinca Sboarina sia che vinca Bisinella, i due contendenti rimasti in gara per la poltrona di Sindaco vivono freneticamente queste caldissime giornate di avvicinamento all'appuntamento del 25 giugno.
Nella serata di ieri circa duecento persone a sostegno di Federico Sboarina hanno dato vita ad una manifestazione di sfida e scherno nei confronti della candidata Patrizia Bisinella, "colpevole" a loro dire di non essere veronese "de soca", bensì immigrata da Castelfranco Veneto, sperduta località della remota e sconosciuta provincia di Treviso. Ma tant'è, il provocatorio "Bisinella tourist tour: conosci Verona?" è balzato all'ordine della cronaca, complice anche la concomitanza della partenza da parte del gruppo tosiano a bordo di un pullman scoperto per fare un giro nei quartieri cittadini a stretto contatto con la gente.
La replica piccata da parte della candidata tosiana alle provocazioni provenienti dalla scalinata della Gran Guardia non si è comunque fatta attendere: "Sboarina e la sua presunta 'squadra di governo' oggi hanno mostrato la loro cultura salviniana. - ha commentato Patrizia Bisinella in una nota - Sostanzialmente si sono dati appuntamento a centinaia, realizzando tanto di striscioni solo per accusarmi di non esser nata a Verona. Siccome non ha preparazione né contenuti e sa che sul piano del confronto con me perde, usa questi metodi, che però non mi sorprendono: mostrano il livello suo e di chi lo circonda".
Infine Patrizia Bisinella ha poi rivendicato la necessità di rispettare anche tutte quelle persosne che, pur non essendo nate a Verona, nel capoluogo scaligero ci vivono e lavorano, perché a suo modo di vedere un sindaco dovrebbe essere rappresentativo di tutta la cittadinanza e non solo degli autoctoni: "Vogliono davvero i veronesi una città rappresentata in questo modo? Vogliono davvero un Sindaco che non ha rispetto per tutti quei veronesi che non sono nati qui o i cui genitori hanno fatto la scelta di portare qui la loro famiglia? Io sarò il Sindaco di tutti e non mi abbasserò mai a tanto!"
