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Agsm, Verona Pulita: "Politica miope. Negli ultimi anni, nessun risultato"

Il candidato al consiglio comunale Massimo Palvarini: "La nostra proposta per il gioiello delle aziende veronesi è una gestione manageriale e politica all'altezza delle sfide future"

"Le professionalità e le risorse migliori sono a rischio quando sono guidate da una politica miope". Parole che fanno parte del lungo intervento dell'ingegnere Massimo Palvarini, candidato al consiglio comunale con la lista civica Verona Pulita. Palvarini ha descritto Agsm come "il gioiello delle aziende veronesi", un gioiello però reso opaco dalla precedente gestione, descritta come miope da Palvarini. "E la miopia ha un costo economico: mutui accesi, fidejussioni pendenti, consulenze per progetti che non verranno mai realizzati, ma che si pagano in percentuale sul valore dell'opera, posti di lavoro che non vengono creati, perdite che vanno ad incidere sulla qualità anche economica della vita dei veronesi".

Quello che propone Verona Pulita è "una gestione manageriale e politica all'altezza delle sfide future", scrive ancora Massimo Palvarini. "Crediamo fermamente in un modello Verona Smart Land, inteso come un'evoluzione del concetto di Smart City - spiega il candidato di Verona Pulita - Un concetto in realtà molto semplice, in quanto si tratta di un ambito territoriale nel quale, attraverso politiche diffuse e condivise, si aumenta la competitività e attrattività del territorio, con una attenzione particolare alla coesione sociale, alla diffusione della conoscenza, alla crescita creativa, all'accessibilità e alla libertà di movimento, alla fruibilità dell'ambiente e alla qualità del paesaggio e della vita dei cittadini. L'idea di Smart Land prevede di non affrontare le sfide del futuro da soli. Dovremo affrontare queste sfide con altre realtà aventi visioni ed obiettivi simili alle nostre, nessuna svendita al miglior offerente con l'obiettivo di far cassa, ma partecipazioni per rafforzare gli asset, per aumentare da un lato la competitività e il ruolo di leader nel mercato e dall'altra di proteggere Agsm da interessi che non siano a vantaggio della collettività veronese". Quindi un'Agsm più attiva nelle collaborazioni con altri enti e Palvarini fa l'esempio di Solarexpo, come punto d'incontro tra Agsm e Veronafiere da rafforzare.

"Il presidente di Agsm si è insediato nel giugno 2015, sono passati due anni, e l'unico risultato tangibile è un wi-fi che a Verona funziona poco e male - ha concluso il candidato di Verona Pulita - Per attuare qualsiasi progetto imprenditoriale serio servono competenze e professionalità, doti che non si possono comperare oppure inventare, ma che si acquisiscono solo con un percorso professionale degno di nota".

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