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Regionali 2015, Renato Brunetta a Verona: "Chi vota Tosi butta via il proprio voto"

Elezioni regionali 2015: Renato Brunetta a sostegno dei candidati veronesi di Forza Italia al Consiglio Regionale del Veneto dichiara che l'unico voto utile è quello per Luca Zaia

Renato Brunetta a Verona per appoggiare i candidati veronesi di Forza Italia al Consiglio Regionale del Veneto. Il deputato e il suo partito sostengono Luca Zaia. Martedì 26 maggio, al Liston 12, il capo dei deputati di FI alla Camera si è presentato con il coordinatore regionale Marco Marin, senatore, e con quello provinciale, Fausto Sachetto. Insieme a loro anche Alberto Giorgietti, fratello deputato del consigliere regionale uscente e candidato Massimo, e Stefano Bertacco, senatore. L'endorsement di Brunetta punta soprattutto a rafforzare la posizione di Massimo Giorgietti e Davide Bendinelli, consiglieri uscenti che avevano ottenuto un largo successo nelle precedenti elezioni regionali.

“Vincere qui per mandare a casa Renzi”. Queste le parole di Renato Brunetta, riportate dal quotidiano L’Arena. Secondo il deputato di Forza Italia, “la Regione è ente strategico” e “il voto utile è quello dato al presidente uscente Luca Zaia, con il quale vogliamo proseguire l'esperienza del buon governo del Veneto, mentre il voto dato a Tosi è inutile perché aiuta la Moretti “. Questa è l’opinione anche di Marin, che ha accompagnato Brunetta in questa tappa veronese.

Il deputato di Forza Italia ha insistito molto sul voto regionale come dimostrazione dell’insoddisfazione per il governo attualmente in carica. “In Veneto le elezioni andranno benissimo, come sempre. Ma da queste elezioni regionali ci aspettiamo un grande segnale da tutta Italia, un segnale di sfratto a questo presidente del Consiglio inconcludente. Siamo molto, molto ottimisti”. Dunque, ciò che traspare dalle dichiarazioni riportate da L’Arena, Brunetta appare fiducioso, nonostante in molti diano per sconfitto il partito fondato da Silvio Berlusconi, che il 27 maggio ha incontrato a Padova tutti i candidati alla Regione Veneto. “Renzi è in piena confusione mentale. Gioca a fare il sinistro, gioca a fare il destro: la verità, che comincia a vedersi con chiarezza, è che non sta combinando niente. Adesso tocca a noi vincere alla grande alle elezioni regionali e costringere Renzi alle dimissioni. Così come accadde a D'Alema nel 2000. Anche allora il presidente del Consiglio diceva di vincere e poi fu costretto a lasciare Palazzo Chigi. Conquistiamo le regioni e liberiamo l'Italia da Renzi e per me finisce quattro a tre per noi”. Rincara la dose il deputato FI che ha da sempre mostrato insofferenza verso il governo di Renzi.

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