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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Aree commerciali all'Ecoborgo di San Massimo, PD: «Impatto sul traffico»

Complessivamente il commerciale nel progetto è stato ridotto ma potranno aprire anche attività più grandi dei semplici negozi di vicinato. Bertucco: «Altra promessa elettorale non mantenuta»

Un villaggio della solidarietà, dove potrebbero trovare spazio servizi per chi soffre di autismo, di Alzheimer o per chi ha disabilità, servizi il Cerris o il progetto «Dopo di noi». Anche questro potrebbe essere realizzato nel cosiddetto Ecoborgo di Mezzacampagna, in zona San Massimo a Verona. Lo ha annunciato oggi, 19 dicembre, il vescovo di Verona Giuseppe Zenti, durante il tradizionale incontro per lo scambio degli auguri di Natale con il sindaco di Verona Federico Sboarina.

L'Ecoborgo è un progetto edilizio avanzato dalla Curia di Verona attraverso la società San Massimo. Prevede aree residenziali, commerciali, artigianali e per il tempo libero, ma anche strutture rivolte alla terza età e strutture ecclesiastiche. Un progetto che ha recentemente ottenuto il via libera della giunta regionale del Veneto, il quale ha accolto i suggerimenti forniti dal Comune di Verona sulle aree commerciali. In sostanza, è stato ridotto lo spazio in cui potranno essere avviate attività commerciali, attività che però potranno avere anche una grandezza superiore a quella dei negozi di vicinato.

Ed è proprio lo spazio ipotizzato per le attività commerciali il punto di scontro politico. Associazioni di categoria e consiglieri comunali di opposizione hanno criticato questi recenti cambiamenti e continuano ancora ad esprimere la loro contrarietà. 

Il sindaco Sboarina e l'assessore all'urbanistica Ilaria Segala dovrebbero spiegare ai cittadini di San Massimo con quale criterio ritengono che una superficie commerciale di 16mila metri quadri sia più sostenibile di una di 20mila metri quadri - scrivono i consiglieri comunali del Partito Democratico Federico Benini e Elisa La Paglia ed il consigliere in terza circoscrizione Sergio Carollo - L'area su cui dovrebbe sorgere l’Ecoborgo di Mezzacampagna resta infatti alle porte del quartiere di San Massimo, che già soffre di un grave problema di traffico di attraversamento.
La superficie commerciale non sarà più destinata soltanto alla creazione di negozi di vicinato, ma potrà essere impiegata anche per realizzare un unico grande centro commerciale, oppure un parco commerciale. Hanno valutato Sboarina e Segala l'impatto che questo potrebbe avere sul quartiere? Noi crediamo di no, ma invitiamo l’amministrazione a venire a spiegare ai cittadini di San Massimo che cosa sarà di via Brigata Aosta e via Romagnoli, le strade principali di San Massimo, che già oggi nelle ore di punta scontano pesanti incolonnamenti di auto, nell'ipotesi in cui venga realizzato un centro commerciale proprio in quel punto.

«L'amministrazione Sboarina si è rimangiata anche l'ultima promessa della compagna elettorale», ha aggiunto il consigliere comunale di Sinistra e Verona in Comune Michele Bertucco. «Conti alla mano, possiamo dire senza tema di smentita che anche l'amministrazione Sboarina ha aumentato le superfici commerciali in città - ha dichiarato Bertucco - Cade dunque l'ultima foglia di fico di questa amministrazione che nei fatti si dimostra della stessa pasta della precedente amministrazione Tosi: opportunista, non di parola con i cittadini, pronta a sacrificare la vivibilità dei quartieri per accontentare le richieste di privati provvisti di denaro. La vantata riduzione da 20 a 16mila metri quadrati dell'area commerciale a San Massimo non inciderà in nessun modo sull'impatto di questo nuovo grande centro commerciale. Sull’Ecoborgo, l'amministrazione non ha opposto alcuna resistenza malgrado i pareri critici dei tecnici comunali».

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