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Di Pietro: "Corriamo col Pd, mai con l'Udc"

Il leader dell'Idv a Verona: "Quella di Casini prostituzione della politica"

Antonio Di Pietro, presentando i candidati veronesi dell’Idv alle prossime Regionali, lancia delle vere e proprie “bombe” verso il Centro: “L’ammiccamento che fa l’Udc a destra e a sinistra per avere una sedia in qualche Regione è la prostituzione della politica”. La corsa a Palazzo Balbi si sta facendo, quindi, sempre più infuocata e l’Udc sembra destinato a rimanere solo attorno al suo candidato Antonio De Poli. “Non siamo disposti a scadere nell’imbroglio politico del partito di Casini e di questo ne discuterò col segretario del Pd pure per le altre Regioni” ha rincarato Di Pietro. E se l’Udc sembra essere fuori dai giochi, è stato invece trovato un accordo con i democratici: “Correremo insieme – ha dichiarato l’ex giudice -. Abbiamo appoggiato la candidatura di Giuseppe Bortolussi del Pd perché è un uomo molto vicino al territorio e ne conosce a pieno le problematiche”.

L’Idv ha quindi ritirato la candidatura del suo cavallo di razza Massimo Donadi. I punti cardine del programma condiviso col Pd sono sostanzialmente tre, in ordine d’importanza: occupazione e lavoro, tutela dell’ambiente, sicurezza e solidarietà. In più verrà sostenuto il no secco al nucleare e agli inceneritori. ”Siamo pronti a passare dal ruolo dell’opposizione a quello di responsabilità – ha detto Di Pietro – perché nelle nostre liste abbiamo persone competenti e con grande esperienza in Veneto”. I candidati veronesi ufficiali sono Bernardo Calasanzio, Gustavo Fianchetto, Silvia Freschini, Marisa Velardita e Silvano Ivo Zanolli. Di Pietro ha colto l’occasione per attaccare il ministro Renato Brunetta, candidato sindaco di Venezia: “Non sapevo cosa significasse la parola bamboccione, poi l’ho capito: è una persona che illude altre persone sparandole grosse. Quindi è Brunetta”.

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