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Di Maio al Vinitaly: "Serve fare presto il governo, non c'è solo la Lega ma anche il Pd"

Il leader del M5S al suo arrivo in Fiera: "Governo tema serio, non se ne parla al Vinitaly che è importante per altri motivi. Dobbiamo dare risposte ai cittadini e fare presto un governo. Opportunità di cambiamento non ce l'ha solo la Lega, ma anche il Partito democratico"

Il candidato premier del Movimento 5 Stelle è giunto questa mattina al Vinitaly e poco prima del suo ingresso si è concesso ai microfoni dei giornalisti presenti. La prima conferma è che non ci sarà alcun incontro davanti a un calice di vino con il leader leghista Matteo Salvini, il quale in mattinata aveva anch'egli escluso questa possibilità.

Tradizione, biodiversità e qualità

«La prima cosa che voglio dire, - ha esordito Di Maio - è che l'importanza di Vinitaly è rappresentata dal fatto che unisce innovazione e tradizione. Questi imprenditori hanno portato il comparto vinicolo in tutto il mondo, lo hanno fatto diventare sempre più importante per l'Italia in un momento in cui si investe tanto nella quantità e, invece, queste persone continuano ad investire in qualità e biodiversità».

Innovazione e promozione

«È chiaro che è un settore che ha ancora bisogno di grande aiuto,  - ha poi specificato il leader 5 Stelle - il 2017 è stato un anno un po' difficile ma dobbiamo continuare a stimolare tre punti fondamentali: l'innovazione in questo settore, la promozione e poi ci sono due partite importantissime, quella della semplificazione con il "Testo unico sul vino" che spero questo Parlamento possa approvare il prima possibile; l'altro tema è la politica agricola comunitaria che si appresta a vedere una nuova contrattazione nella quale dobbiamo essere protagonisti».

Di Maio: "Serve fare un governo il prima possibile"

A questo punto Luigi Di Maio non ha potuto evitare il tema di stretta attualità della, per essere eufemistici, "difficoltosa" strada verso la formazione di un nuovo esecutivo: «Dobbiamo fare il prima possibile un governo che sia in grado di dare risposte ai cittadini anche su questi temi. Gli addetti del settore vinicolo hanno un grande problema con i cambiamenti climatici e per questa ragione dobbiamo investire nella sostenibilità dei processi produttivi, in modo tale da evitare che i cambiamenti climatici diventino un grande problema anche per la nostra agricoltura e nello specifico in settori d'eccellenza come questo».

Nessun incontro con Salvini: "C'è anche il Pd"

«Non è previsto nessun incontro con Salvini, - ha quindi tenuto a precisare Luigi Di Maio - voglio dirvi che la questione del governo è per noi molto seria e che non si affronta al Vinitaly, evento importantissimo per un settore e per un comparto, ma dev'essere chiaro che noi siamo al lavoro per un governo che dia delle risposte alle persone. Questo significa lavorare sempre sui temi, noi non siamo fermi e sono giorni ormai che il professor Giacinto della Cananea sta coordinando un gruppo di lavoro per l'analisi dei programmi, per capire gli obiettivi comuni tra il programma del Movimento 5 Stelle e quelli o della Lega, o del Partito Democratico che sono le due forze politiche a cui abbiamo proposto un contratto di governo».

Di Maio: "Al Quirinale il centrodestra era diviso"

«C'è qualcuno che in questo momento continua ad ostinarsi su un'idea di centrodestra che le stesse immagini del Quirinale hanno dimostrato non esista, - ha quindi sottolineato non senza ironia il leader pentastellato - anzi non solo è un centrodestra che non esiste ed è una strada non percorribile, ma potrebbe anche essere un danno per il Paese viste le divisioni e le lacerazioni che ha al suo interno».

«Noi vogliamo dare un'opportunità di cambiamento a questo Paese, questa opportunità non ce l'ha solo la Lega, ce l'ha anche il Partito democratico. Io voglio fare un appello al "senso pratico" rivolto a tutti, - ha quindi concluso Di Maio - non ci si può fermare e bloccare su delle logiche politiche, ci vuole senso pratico e bisogna mettere al centro le questioni più importanti per l'Italia e quelle questioni metterle poi al centro di un contratto per l'Italia e cominciare a governare. Finito il secondo giro di Consultazioni, il Presidente della Repubblica prenderà le sue decisioni e ci tengo a dire che il M5S ha piena fiducia nelle decisioni che prenderà il Presidente Sergio Mattarella». 

Maurizio Martina: "Il centrodestra è in disfacimento"

«Stiamo assistendo al disfacimento del centrodestra. Con le diverse posizioni espresse sulla crisi internazionale dimostrano che non c'è consapevolezza su cosa voglia dire governare il Paese». Lo ha detto all'Ansa il segretario reggente del Pd Maurizio Martina, giunto anch'egli al Vinitaly.

«Noi abbiamo sempre detto che tocca alle forze vincenti il 4 marzo dare indicazioni chiare sul governo, e questo non sta avvenendo. Al momento - ha aggiunto - vedo grande ambiguità delle forze, questi balletti devono finire».

Sull'ipotesi Casellati premier in un governo istituzionale «non posso avventurarmi - ha detto Martina - in scenari che al momento non vedo. Ma non posso anticipare scelte che spettano al presidente della Repubblica, seguiremo con grande attenzione quel che dirà Mattarella. Ovviamente ci preoccupa questo stato di incertezza. Registro solo grande ambiguità - ha concluso - delle forze che si sono professate vincenti e che da troppo tempo non stanno dando al Paese risposte».

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