Droga tra i giovani. Csu: "Si candidi solo chi non fa uso di stupefacenti"

Educazione, dialogo e informazione oltre alla repressione. Sono questi gli ingredienti della ricetta pensata dal comitato civico e lista elettorale Csu Veneta per combattere il diffondersi del consumo di stupefacenti tra gli adolescenti. Il problema è stato affrontato anche in un recente vertice in Prefettura e riguarda non solo le forze dell'ordine, impegnate nella lotta allo spaccio, ma anche i genitori e gli insegnanti. "Serve prima di tutto l'esempio degli adulti - scrivono dalla Csu - Prima delle parole, prima degli appelli, serve l'esempio".

La proposta del comitato civico riguarda le prossime elezioni amministrative veronesi. Ai candidati inseriti nelle liste elettorali, la Csu Veneta chiede il consenso a sottoporsi ad accertamenti sul consumo di sostanze stupefacenti e a divulgare pubblicamento i risultati degli esami. La lista elettorale Csu Veneta s'impegna a non inserire in lista candidati che fanno uso di stupefacenti e chiede a tutte le altre liste di fare altrettanto. "Lo stesso esempio dovrebbe arrivare ovviamente anche da tutte le istituzioni - prosegue la Csu Veneta - Lo Stato, le cui leggi contrastano la diffusione degli stupefacenti, dovrebbe pretendere un controllo capillare sulla condizione di tutti coloro che fanno parte delle proprie istituzioni. Questa attività sarebbe già di per sé un freno considerevole alla diffusione e al consumo di droghe. È necessario che la famiglia riprenda il suo ruolo e va potenziata la prevenzione nelle scuole. Gli insegnanti sono in prima fila in questa battaglia. La loro funzione non può essere costantemente svilita e declassata. Vanno preparati anche su queste tematiche".