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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Agsm, Bussinello: "Croce incompatibile". La replica: "Non ho poteri gestori"

Il rappresentante di Casapound aveva chiesto le dimissioni del nuovo presidente dell'azienda partecipata, che replica: "L'incompatibilità non si applica se il presidente non ha deleghe gestionali dirette"

Comincia come una lettera la replica di Michele Croce a Roberto Bussinello, già candidato sindaco di Casapound. Comincia come una lettera e lo è in tutto e per tutto. È indirizzata a Roberto Bussinello, ma è scritta sul profilo Facebook di Michele Croce e tutti la possono leggere. Come tutti hanno potuto ascoltare l'accusa che Bussinello ha rivolto a Croce, accusa di incompatibilità con allegata la richiesta di dimissioni da presidente di Agsm.

È uno scontro tra avvocati quello tra Croce e Bussinello, tra uomini che per svolgere bene il loro lavoro devono conoscere bene leggi, procedure e sentenze. Ed è proprio questo il livello dello scontro politico. Bussinello cita un decreto legislativo del 2013, secondo cui per ottenere incarichi in un consiglio di amministazione di un'azienda municipalizzata non bisogna aver svolto negli ultimi due anni il ruolo di consigliere comunale. All'apparenza, Croce non dovrebbe essere toccato da questo decreto, ma nella sostanza sì. Croce infatti è diventato consigliere comunale di Verona dopo le ultime elezioni amministrative, solo che si è subito dimesso e in consiglio comunale con la lista Verona Pulita è entrato un altro candidato al consiglio. Quindi Croce è stato formalmente consigliere comunale, quindi è incompatibile con il ruolo di presidente di Agsm, quindi si deve dimettere. Questa la posizione di Roberto Bussinello.

E questa è la replica di Michele Croce:

Ciao Roberto,
ho letto le tue dichiarazioni sulla mia presunta incompatibilità alla presidenza di Agsm avendo rivestito per qualche giorno la carica di consigliere comunale. Da buon avvocato quale sei citi norme e sentenze, ma hai omesso un particolare essenziale. La legge è infatti chiara nell'escludere l'incompatibilità nei casi in cui al presidente non siano conferite deleghe gestionali dirette. La stessa Autorità Anticorruzione ha più volte ribadito tale concetto: nessuna incompatibilità se il presidente non ha deleghe gestionali dirette. Ora, lo statuto di Agsm non prevede in capo al presidente poteri gestori. Sono quindi perfettamente compatibile ai sensi di legge e statuto. Una svista può capitare a tutti, anche agli avvocati più esperti come te. Non replicherò quindi sugli organi di informazione, né convocherò conferenze stampa. Il mio tempo lo voglio infatti dedicare ai grandi ed urgenti temi che ho trovato sul tavolo in Agsm: fusione con Vicenza, il fascicolo Albania, la nomina del direttore generale e la razionalizzazione del gruppo, solo per citarne alcuni. Io resto comunque a disposizione tua e di tutti i veronesi per qualsiasi chiarimento, nell'ottica della trasparenza che cerco sempre di perseguire.
Un caro saluto e buon lavoro.
Michele

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