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Copertura dell'Arena. Il Partito Democratico tra sarcasmo e preoccupazione

Il consigliere comunale Bertucco ironicamente propone di aggiungere anche un impianto di climatizzazione per l'Arena. Il Deputato D'Arienzo interroga il Consiglio Superiore del Ministero dei Beni Culturali

Critiche e sarcasmo. Sono queste le armi che il Partito Democratico ha deciso di usare contro l'ultima proposta avanzata dalla Giunta Tosi, la copertura dell'Arena.

Il sarcasmo è tutto del capogruppo PD in consiglio comunale Michele Bertucco che scrive in perfetto stile Istituto Luce: "Dopo aver portato a termine con teutonica efficienza e chirurgica precisione tre opere fondamentali per il radioso futuro della città di Verona: il ciclopico traforo, l'infernale inceneritore, l'elettrizzante filobus (per non parlare del recupero della Passalacqua e dell'Arsenale), ecco che l'indomito sindaco Tosi si appresta a regalarci l'ultimo saggio di maestria politica e amministrativa, promettendo di arrivare là dove i pigri e arrendevoli romani antichi avevano fallito: mettere il coperchio all'Arena".

"Con virile fermezza - continua Bertucco - la troppo volubile stagione areniana verrà strappata dalle insidie di Giove Pluvio e agli spettatori paganti verrà assicurata la certezza della prestazione com'era nella migliore tradizione dell'anfiteatro. Definitivamente bandito ogni dubbio e scusandoci se qualche volta abbiamo dato impressione di nutrirne, annunciamo fin da adesso che l'unica osservazione che ci permetteremo di avanzare sull'attesissimo progetto riguarderà l'opportunità di dotare il nuovo anfiteatro di una sistema di condizionamento dell'aria in grado di refrigerare l'accaldato (e accalcato) pubblico della stagione areniana, così da avere definitivamente la meglio anche sull'odiosa calura estiva".

Oltre al sarcasmo di Bertucco, piovono sul progetto anche le critiche del Deputato PD Vincenzo D'Arienzo che scrive: "Agli studiosi della storia romana non risulta che venissero coperti i teatri. Solo una parte delle gradinate del Colosseo era stata coperta con teli per riparare dal sole, mai l'Arena. Quindi, un eventuale cappello sarebbe una distorsione storica e non una riproposizione dell'antico".

"Non c'è proporzione - continua D'Arienzo - tra il valore del museo e la motivazione addotta, quella di difendere le serate liriche dalla pioggia. Il calo degli spettatori è a causa della scarsa qualità delle opere per responsabilità della Fondazione Arena. Tosi persevera nell’errore. La proposta è già stata bocciata più volte dalla sovrintendenza ai Beni archeologici di Verona e a nulla può valere la sua minaccia contro i Sovrintendenti di aver già parlato con il Ministro Franceschini".

"Il concorso di idee è un bell'esercizio creativo - conclude il Deputato del PD - ma non potrà avere nessuno effetto. In ogni caso ho chiesto al Consiglio Superiore del Ministero dei Beni Culturali di esprimersi autorevolmente in merito ai protocolli inerenti la gestione dell'anfiteatro, sempre più asserviti alle esigenze di lucro e poco alla valorizzazione e protezione del monumento. E auspico che la società civile, impregnata di persone con un’elevata sensibilità culturale, intervenga per dire la propria. Non aspettiamo che la cosa fallisca, sarebbe comunque bene intervenire prima".

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