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Corte dei Conti, più tasse a disposizione della Regione. Zaia "Epocale"

Il Presidente del Veneto commenta entusiasta il passaggio della requisitoria orale tenuta dal Procuratore Generale Alberto Avoli e poi zittisce Vicenzo De Luca che aveva preso di mira i soldi investiti da per il referendum sull'autonomia

Epocale, esemplare, caratterizzato da una visione prospettica di alto livello”. 
Queste le parole con le quali il Presidente della Regione del Veneto, Luca Zaia, ha commentato un passaggio riferito all’autonomia, contenuto nella requisitoria orale, tenuta martedì a Roma dal Procuratore Generale della Corte dei Conti Alberto Avoli, nel giudizio sul rendiconto generale dello Stato per l’esercizio 2017.

Il PG Avoli ha detto tra l’altro: “…In questo quadro si sono inseriti i due recenti referendum che hanno coinvolto i cittadini della Lombardia e del Veneto. A seguito del loro esito, sono intervenute le intese preliminari fra le Regioni e il Governo nazionale.
Uno dei temi centrali degli accordi ha riguardato propriamente la ripartizione delle risorse, attraverso la valorizzazione di alcune specifiche filosofie di gestione. Così al conferimento di nuove competenze deve connettersi una adeguata provvista finanziaria, unita alla disponibilità delle necessarie risorse umane e strumentali. Così la ripartizione dei flussi finanziari dallo Stato alle Regioni deve tenere conto del principio per cui le entrate tributarie maturate in un territorio debbono in una parte sostanziale essere destinate ai bisogni di quel territorio. Il collegamento fra prelievo fiscale e territorio può ritenersi utile a recuperare il rapporto fra cittadini ed istituzioni. La restante quota si definisce di coesione, in quanto volta a consentire la copertura dei servizi generali e degli oneri di solidarietà nazionali”.

“Siamo di fronte – dice Zaia – a una presa di posizione rispettosa della Costituzione e in linea con l’evoluzione che sta avendo questo Paese, con la quale la Corte dei Conti coglie fino in fondo il vento di cambiamento, nell’alveo della legalità, che può portare benefici proprio a quello Stato i cui interessi la Corte dei Conti è istituzionalmente chiamata a difendere.
Nel riferimento del Procuratore Avoli – conclude il Governatore del Veneto – c’è un significato importantissimo: quando si parla di federalismo e autonomia, si parla di responsabilità. Dare autonomia a un territorio equivale a dare responsabilità; dare responsabilità a un territorio significa costruire un Paese più virtuoso”.

Giovedì lo stesso Zaia ha poi replicato alle dichiarazioni del Governatore della Campania, Vicenzo De Luca, che sul tema dell'Autonomia ha affermato: "Siamo stati più virtuosi di Veneto e Lombardia che hanno fatto un referendum e speso 20 milioni per mandare una lettera. Noi abbiamo mandato la stessa lettera senza spendere nulla". 
"Credo sia ora di finirla con questa farsa - ha replicato Zaia -. Piuttosto che offendere i cittadini, quasi 2,5 milioni di veneti, che hanno votato il referendum, e per certi versi anche la Corte Costituzionale che lo ha autorizzato, De Luca farebbe bene a ringraziarci per aver aperto una strada di riforme autonomiste che, se non ho capito male, piace anche a lui. Certo, costruire una strada di democrazia come abbiamo fatto noi costa, percorrerla quando è già stata realizzata no.
Una riforma epocale come l’autonomia – incalza il Presidente veneto – dovrebbe sempre partire dall’ascolto della gente sul territorio, perché poi sarà quella gente ad accompagnare il cammino con i propri comportamenti. Si chiama democrazia, responsabilizzazione. Fare l’autonomia con una delibera potrà anche essere giuridicamente corretto, ma di certo non ha lo stesso significato e lo stesso peso di milioni di voti ufficiali. De Luca – aggiunge – applica una sorta di riuso, ma non ha sentito i cittadini campani, e la loro voce avrebbe dato peso alla richiesta, come lo ha dato, in maniera fortissima, quella dei veneti.
Sia chiaro – conclude Zaia – che, come ho sempre detto, io tifo per tutte le Regioni che vogliono l’autonomia, ma De Luca si renda conto che è grazie al nostro referendum che lui può fare la sua delibera".

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