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Nuovo focolaio ed ordinanza di Zaia? Crisanti: «Si inizi col farle le multe»

Nuovi focolai, il professor Crisanti: «La ricetta è fare il tampone a tutti i contatti»

«Non si tratta di fare ordinanze più severe o meno, ma di capire l'origine dei focolai e applicare le misure per spegnerli. La ricetta ce l'abbiamo: fare il tampone a tutti i contatti, amici, parenti e vicini. Non ci sono altre ipotesi. Ci sono disposizioni ministeriali per chi disattende le misure di quarantena. Zaia dice che non basta la multa di mille euro? Sarebbe interessante cominciare a farle, le multe». Una risposta piccata che arriverebbe direttamente dal professor Andrea Crisanti, docente di microbiologia all'Università di Padova, alle dichiarazioni di ieri del presidente del Veneto Luca Zaia. Nel punto stampa delle 12.30 venerdì Zaia ha illustrato il caso del nuovo focolaio tra le province di Vicenza, Padova e Verona, annunciando per lunedì una nuova ordinanza «per inasprire le regole».

Lo stesso professor Crisanti, intervenuto a Radio Capital, secondo quanto riportato dall'agenzia Adkronos avrebbe poi aggiunto: «Zaia si avvale in questo momento di due esperti: uno che coordina tutti i laboratori di microbiologia del Veneto, e l'altro che è il suo virologo di fiducia. Entrambi hanno firmato la lettera di Zangrillo che dice che il virus non ci sta più, e ora improvvisamente lo riscopre?».

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