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Contributi regionali per i Comuni montani. I criteri penalizzano il veronese

I consiglieri regionali della provincia di Verona chiedono che siano modificati perché altrimenti i Comuni della provincia scaligera saranno sempre svantaggiati

La Regione Veneto ha stanziato dei contributi per i Comuni montani svantaggiati e nel veronese solo San Mauro di Saline è rientrato nei criteri regionali. Criteri troppo stringenti per i consiglieri regionali veronesi Andrea Bassi, Giovanna Negro, Stefano Casali, Manuel Brusco e Orietta Salemi.

"Oggi nei criteri di valutazione delle domande di aiuto - spiega Bassi - i comuni montani del veronese sono svantaggiati rispetto a quelli delle province di Vicenza e Belluno". 

"La Regione - aggiungono i consiglieri regionali - prevede l'inserimento di punteggi minimi al di sotto dei quali non è ammessa la presentazione della domanda di aiuto: tale punteggio minimo, così impostato, sembra risultare troppo restrittivo per i Comuni montani della Provincia di Verona, dove la maggior parte di questi risulta avere punteggi di base molto bassi e tali da non poter superare la soglia minima di accesso. Accade dunque che la Giunta così facendo favorisca delle zone in cui è già consolidata la tradizione, il lavoro e la cultura di realtà associative ma, dall’altra parte, svantaggiando i territori montani del veronesi che difficilmente si svilupperanno senza gli aiuti regionali".

"Per questo motivo - ha concluso Bassi - chiediamo alla Giunta regionale di rivedere i criteri previsti dalla delibera per l’assegnazione degli aiuti contenuti nel Piano di Sviluppo Rurale in modo che i comuni montani del veronese non risultino più svantaggiati".

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