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Variante 23, opposizioni barricate. Un migliaio di emendamenti in consiglio

Solo il consigliere Bertucco ne ha presentati quasi 600. E il M5S attacca: "Sono state fatte scelte che vanno contro ad aspetti ambientali, paesaggistici e sociali della città"

Si è chiuso nella tarda notte tra ieri e oggi, 14 e 15 dicembre, il dibattito in consiglio comunale sulla proposta di delibera relativa alla variante 23 al Piano degli Interventi. In conclusione è arrivata la replica dell’assessore all'urbanistica e gli ultimi interventi dei consiglieri comunali. Collegati alla proposta di delibera 1260 emendamenti:

  • 14 della maggioranza: uno a firma del consigliere Lega Nord Cristiano Maccagnani e 13 dei consiglieri Lega Nord Barbara Tosi e Civica per Verona Massimo Piubello. 
  • 575 del Movimento 5 Stelle: 551 del consigliere Gianni Benciolini, 11 di Luca Mantovani e 13 di Riccardo Saurini. 
  • 671 del PD: 547 del consigliere Michele Bertucco, 37 di Fabio Segattini, 35 di Eugenio Bertolotti, 35 di Luigi Ugoli, 12 di Stefano Vallani e 5 di Elisa La Paglia.

Il consigliere comunale Michele Bertucco durante il consiglio ha dichiarato: "La riduzione che è avvenuta in ambito di superficie commerciale è collegato allo stato di crisi economica in atto e non ad un ridimensionamento valutato dall'amministrazione in favore della città. Gli interventi ci sono e restano pesantissimi in aree del territorio già fortemente penalizzate da residenziale e commerciale che, sempre più spesso, non tengono conto dell’andamento di mercato e delle necessità dei cittadini".

"Siamo a modificare variazioni approvate da poco e già inadeguate, in un groviglio di soluzioni tecniche che non presentano certo un quadro urbanistico dei più chiari - ha aggiunto il capogruppo PD Luigi Ugoli - Resta da capire se un Piano degli Interventi possa continuare ad esistere senza il supporto di un adeguato Piano della Mobilità, previsto per legge ma mai programmato da questa amministrazione".

"Non si può ragionare senza una visione d’insieme e senza un adeguato coinvolgimento della cittadinanza - ha dichiarato il consigliere PD Eugenio Bertolotti - La preparazione di questa variante nasconde un interesse che va al di là dei bisogni del territorio e della città. Ci sono sicuramente interventi migliorativi ma, in larga misura, siamo di fronte ad un piano urbanistico fortemente penalizzante".

"Non vedo un progetto complessivo di città - ha poi sottolineato il consigliere PD Stefano Vallani - periferie e centri minori non sono tenuti in considerazione per interventi di valorizzazione ma solo per nuovi progetti di edificato che non serviranno a nulla ma, come già successo in passato, consentiranno la realizzazione di quartieri fantasma disabitati ed invenduti. Ancora una volta abbiamo distrutto il concetto di città compatta, per colpire aree agricole in favore di nuovo commerciale".

Il consigliere PD Damiano Fermo ha ribadito il fatto che l'amministrazione abbia subito pressioni da parte degli interessi privati e il suo collega di partito Fabio Segattini ha ribadito la mancanza di dialogo con la città.

Critico il anche il capogruppo del Movimento 5 Stelle Gianni Benciolini, che sottolinea come: "sono state fatte scelte che vanno totalmente contro ad aspetti ambientali, paesaggistici e sociali. Si è concesso troppo edificato nonostante il mercato immobiliare sia fermo. Si continua ad edificare e si concedono autorizzazioni a costruire anche sulle colline veronesi, mascherando nuovo edificato con la riqualificazione di ricoveri per attrezzi e piccoli rustici in disuso. Manca un’analisi del paesaggio e una valutazione sull’impatto ambientale che queste nuove urbanizzazioni causeranno al territorio. Noi diciamo no ad una variante scellerata che non tiene conto dei bisogni effettivi di Verona e dei suoi cittadini".

"Un pianificatore dovrebbe pensare al futuro della città e non agli interessi dell'oggi - ha aggiunto il consigliere del Movimento 5 Stelle Luca Mantovani - ogni azione dovrebbe mirare alla costruzione di positività per la cittadinanza, invece si continua a costruire cose per una popolazione inesistente, con la realizzazione di strutture che non servono. Il Piano degli Interventi andava effettivamente rivisto per trasformare il progetto urbanistico della città in qualcosa di più sostenibile, invece, è chiaro che non vi è alcuna lungimiranza".

"Procedere con uno stravolgimento urbanistico a pochi mesi dalla fine dell'amministrazione non è mai una scelta apprezzabile - ha dichiarato il consigliere del gruppo misto Alberto Zelger - c’è uno sviluppo enorme di grandi strutture commerciali che, in particolare su Verona Sud, peseranno notevolmente sulla vivibilità de i cittadini. Per quanto riguarda l’area collinare, anche se si è proceduto ad un miglioramento di strutture fatiscenti, non è stato certo effettuato un percorso amministrativo chiaro".

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