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«Nel bilancio di previsione particolare attenzione alle fasce più deboli»

Il documento è al vaglio del consiglio comunale, dove l'assessore Bertucco replica alle opposizioni: «C’è chi ha evidenziato che in questi primi mesi di amministrazione non si sia ancora fatto nulla. In realtà abbiamo raggiunto già importanti risultati»

È durata più di nove ore la seduta di ieri, 12 aprile del consiglio comunale di Verona, la terza e non ultima dedicata all'esame del bilancio di previsione 2023.

Bilancio contenuto in una delibera a cui sono stati collegati 1.103 emendamenti. Fra tutte le proposte di modifica del bilancio, solo 560 sono state dichiarate ammissibili dagli uffici comunali e l'assessore al bilancio Michele Bertucco ne ha accolte 54, di cui 44 della maggioranza e 10 della minoranza. I restanti emendamenti ammissibili sono stati valutati e votati dal consiglio di ieri. Una votazione che continua anche nella seduta di oggi.

E la votazione degli emendamenti cominciata ieri è stata anticipata dal dibattito tra consiglieri. Un dibattito a cui ha partecipato anche l'assessore Bertucco, con un intervento rivolto alle opposizioni. «Ho sentito illustrare da chi ha amministrato la città negli ultimi 15 anni come portare avanti grandi opere ed interventi che, paradossalmente, prima di oggi non sono state concretizzate. Credo che il bilancio vada affrontato e discusso sui temi specifici, ma non ho rilevato da parte delle minoranze una valutazione in tal senso, anzi. C’è stato qualche ex sindaco che ha evidenziato come in questi primi mesi di amministrazione non si sia ancora fatto nulla, quando nella realtà abbiamo raggiunto già importanti risultati, come il finanziamento dei parcheggi Est e Ovest la cui realizzazione è vincolante al progetto Filobus, ma che prima di questa amministrazione non erano stati inseriti. Vi è poi l’ampliamento del Parco Santa Teresa e interventi diversi in ambito di edilizia scolastica, strade e giardini. Possono essere stati fatti degli errori, ma alla base di tutto vi è la forte volontà condivisa di sindaco e giunta di lavorare insieme e al meglio per il bene della città e di tutta la comunità veronese. Quello da noi presentato è un bilancio particolarmente attento alle esigenze avanzate dai cittadini in questo momento. La volontà è di intervenire dando particolare attenzione alle fasce più deboli e a chi è in difficoltà».

E prima di discutere del bilancio, il consiglio comunale di ieri ha approvato all'unanimità con 31 voti favorevoli lo Schema di Convenzione per la costituzione e il funzionamento dell'Area urbana di Verona.
Il documento, come evidenziato dalla vicesindaca Barbara Bissoli, ha lo scopo di sancire l’impegno dell’Area urbana per la coprogettazione e attuazione della Strategia Integrata di Sviluppo Urbano Sostenibile. A garanzia del consenso degli enti coinvolti, ciascun Comune parte dell’Area urbana deve infatti sottoscrivere una convenzione, che definisca dettagliatamente i rapporti tra i Comuni coinvolti (Villafranca di Verona, San Giovanni Lupatoto, Bussolengo, Sona, Pescantina, San Martino Buon Albergo, Sommacampagna, San Pietro in Cariano, Castel d'Azzano).
Tale convenzione ha lo scopo di certificare la solidità dell’impegno dell’Area e rappresenta uno strumento di mutua tutela per tutti i Comuni partecipanti, garantendo la buona governance della Sisus (Strategia Integrata di Sviluppo urbano sostenibile). Per rispondere concretamente a tali finalità, la convenzione deve essere regolarmente sottoscritta da tutti i rappresentanti legali dei Comuni parte dell’Area urbana e deve contenere gli elementi utili a garantirne il corretto funzionamento.

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