Ospedale di comunità a Caprino. Andrea Bassi contro un'ipotetica chiusura
Il consigliere regionale tosiano vuole essere sicuro che la struttura non cessi la sua attività: "L'ex-ospedale di Caprino diventerebbe un deserto di servizi sanitari"
"È vera la notizia dell’imminente chiusura dell'ospedale di comunità e della residenza sanitaria assistenziale di Caprino?".
Una domanda che il consigliere regionale tosiano Andrea Bassi ha trasformato in un'interrogazione alla giunta regionale. Il tema è quello della sanità veronese. "Il progetto e l'attuazione della riconversione dell'ospedale di Caprino in centro sanitario polifunzionale, condiviso coi sindaci del territorio, risale all'anno 2006 - scrive Bassi - gli accordi presi allora con la conferenza dei sindaci prevedevano che fossero attivate una Rsa, un ospedale di comunità, un hospice e venisse mantenuto il pronto soccorso, oltre a tutta un'altra serie di servizi. Negli anni a seguire però sono stati attivati solo l'Rsa e l'ospedale di comunità mentre il pronto soccorso è stato definitivamente chiuso l'8 gennaio 2014. Doveva essere sostituito da un punto di primo intervento di tipo B che ad oggi non risulta ancora attivato. E nemmeno l'hospice risulta ancora attivato".
"In compenso - aggiunge il tosiano - pare che, il prossimo 10 giugno, verranno chiusi pure l'ospedale di comunità e la Rsa rendendo così l'ex-ospedale di Caprino un deserto di servizi sanitari. Se questo fosse confermato, si tratterebbe dell'ennesima presa in giro verso i cittadini di quest'area della provincia veronese e sarebbe una grave violazione di un patto siglato ancora nell'anno 2006 tra la Regione Veneto e questo territorio". Motivo per cui il consigliere veronese interroga il presidente Zaia e la giunta regionale.
Una prima rassicurazione è arrivata dal direttore dell'Ulss 22 Pietro Girardi, che ai rappresentanti dei cittadini di Caprino ha dichiarato che proprio dal 10 giugno cominceranno i lavori per la nascita del centro sanitario polifunzionale.
