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Confartigianato minaccia lo sciopero dei trasporti contro il governo

Andrea Bissoli spiega: "Il lavoro degli ultimi tre anni rischia di essere vanificato da una modifica sbagliata della norma"

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di VeronaSera

Una cosiddetta “svista” da parte del Governo sta preoccupando la categoria degli Autotrasportatori, tanto da indurre Confartigianato, a livello regionale, ad ipotizzare: stato di agitazione, automezzi spenti, merci ferme e protesta diffusa “se non interverranno anche i Parlamentari veneti”.

La posizione viene spiegata da Confartigianato Trasporti Verona, in merito a ciò che potrebbe accadere in tutta Italia e nella nostra regione nelle prossime settimane se il Parlamento non porrà rimedio all’errore commesso dal Governo che, modificando nel decreto sulla “spending review“ la procedura dei controlli per il rispetto dei costi della sicurezza nell’autotrasporto, ha reso inapplicabile l’art 83 bis della Legge 133/2008 (Tutela della sicurezza stradale e della regolarità del mercato dell’autotrasporto di cose per conto terzi), nel testo voluto dallo stesso Parlamento.

Il risultato del lavoro degli ultimi tre anni – spiega il presidente di Confartigianato Verona, Andrea Bissoli - per garantire una maggiore sicurezza sulle strade potrebbe venire vanificato da una modifica errata della norma. E questo è inaccettabile. Siamo convinti che l'errore sia dovuto ad una svista e non ad una precisa volontà; per questo ci appelliamo con forza a tutti i parlamentari veneti di ogni schieramento affinché si impegnino a rimediare, facendo accettare in Parlamento la proposta di modifica che sarà presentata d'intesa con il Ministero competente”. “La Legge – conclude l’Associazione artigiana scaligera –, nella sua formulazione originaria, è una vera conquista sociale. Consente, infatti, alle oltre 9mila imprese di autotrasporto ancora attive nella nostra regione e a tutte quelle italiane di lavorare nelle regole, rispettare le norme vigenti in materia sociale e di sicurezza stradale. Alla nostra committenza non può essere permesso di scendere sotto i limiti sociali. Ne va della nostra sicurezza e di quella degli altri”.

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