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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Politica Centro storico / Piazza Erbe

Scontri in Piazza Erbe, la condanna del sindaco: «Atti inammissibili»

Condanne anche da PD, Bertucco e dai sindacati. Ma Sboarina viene attaccato dai Verdi: «La sua amministrazione ha mancato gravemente in termini di pianificazione e prevenzione del disagio»

Il sindaco di Verona Federico Sboarina ha espresso parole di condanna sugli scontri avvenuti ieri sera, 29 ottobre, in Piazza Erbe. I tafferugli tra manifestanti e forze dell'ordine si sono sviluppati per un corteo non autorizzato che ha sfilato per le vie del centro cittadino per protestare contro le ultime restrizioni introdotte dal Governo per arginare la diffusione del coronavirus. Cinque gli agenti di polizia feriti, mentre sono una dozzina i manifestanti fermati.
«Non è tollerabile che la città subisca gesti simili - ha affermato il sindaco Sboarina - Condanno, senza se e senza ma, ogni forma di violenza da qualsiasi parte venga, sia destra sia sinistra. L'epilogo di ieri è evidentemente strumentale. Come si fa a manifestare a sostegno delle attività commerciali, duramente colpite, per poi distruggerne i plateatici danneggiando ulteriormente la categoria? Atti inammissibili e un epilogo indegno, a maggior ragione in un momento delicato come questo. Siamo di fronte ad una emergenza sanitaria e a gravissimi problemi economici, chi protesta ha il diritto di esprimere il profondo disagio del momento davanti a provvedimenti illogici. La partecipazione di tanti ieri sera dimostra l'entità di un grave problema, ma il comportamento di pochi ha vanificato gli sforzi di molti. Trasformare la disperazione di tante famiglie in un fatto di ordine pubblico è da irresponsabili, perché sposta l'attenzione dal vero problema, che è la grave situazione economica delle nostre categorie. Da veronese ribadisco che la nostra città è il bene più prezioso che abbiamo, e va difesa e non oltraggiata».

Manifestazione a Verona e scontri con la Polizia: le immagini

L'intervento di Sboarina, però, non lo scherma dagli attacchi politici rivolti anche alla sua amministrazione. I disordini di ieri, per i Verdi, hanno fatto «emergere l'impreparazione dell'amministrazione comunale e la mancanza di visione della Regione Veneto. È assolutamente necessario bloccare i facinorosi ed impedire che gruppi orientati verso l'estrema destra canalizzino la rabbia e la strumentalizzino, per creare agitazione e disturbare il confronto civile tra le parti che è il presupposto indubitabile della democrazia. Sboarina deve guardare la realtà e ammettere che la sua amministrazione ha mancato gravemente in termini di pianificazione e prevenzione del disagio».

Dal Partito Democratico è stata espressa solidarietà alle forze dell'ordine dalla deputata veronese Alessia Rotta, che sui disordini di ieri ha commentato: «È del tutto evidente che ci troviamo di fronte al tentativo eversivo di chi vuole generare caos e violenza, approfittando del momento terribile che sta vivendo il Paese. Non ci può essere nessuna tolleranza o comprensione per delinquenti violenti che gettano benzina sul fuoco». Mentre i consiglieri comunali Federico Benini, Elisa La Paglia e Stefano Vallani, insieme al segratario PD provinciale Maurizio Facincani e a quello comunale Luigi Ugoli hanno aggiunto: «La via d'uscita alla situazione attuale non può essere scegliere tra le ragioni dell’economia e le ragioni della tutela della salute pubblica, la soluzione non può che essere di compromesso. Diversamente la protesta rischia di sfociare nella strumentalizzazione politica».

E per il consigliere comunale di Verona e Sinistra in Comune Michele Bertucco «qualcuno sta cercando di trasformare una emergenza sanitaria ed economica in un violento scontro politico-ideologico mettendo il cappello ad una serie di proteste assolutamente pacifiche. La nostra democrazia garantisce il diritto di protestare ma non può tollerare le violenze e la propaganda illiberale di certe frange estremiste che cercano soltanto di cavalcare il momento di crisi».

Infine, ferma condanna agli episodi di violenza avvenuti ieri è stata espressa anche dai sindacati Cgil, Cisl e Uil di Verona.

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