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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Concerto nazi-rock in memoria di Jan Palach e il bruiel per bruciare il PD

Il presidente di Serit Massimo Mariotti, che ha concesso un contributo per il concerto in memoria dell'eroe ceco, ha condiviso un'immagine via Whatsapp che ha fatto arrabbiare i democratici veronesi

Un bruiel politico, quello che il presidente di Serit Massimo Mariotti ha condiviso con un'immagine via Whatsapp. Una catasta di legna con in cima una bandiera del Partito Democratico e il commento «Ancora se brusa la vecia».
«Ce li immaginiamo i paladini della libertà di espressione dell'estrema destra veronese sghignazzare di fronte alla nuova provocazione di Mariotti», scrivono i consiglieri comunali del PD veronese Federico Benini, Elisa La Paglia e Stefano Vallani insieme al segretario del PD cittadino Luigi Ugoli.

Il fuoco come elemento comune di due polemiche, quella sull'immagine condivisa da Mariotti e quella del concerto in memoria di Jan Palach, lo studente ceco che esattamente 50 anni fa si diede fuoco per protesta contro il regime sovietico. Un concerto in cui suoneranno band vicine a movimenti di estrema destra e proprio per questo anche dalla Repubblica Ceca hanno chiesto spiegazioni e un gruppo di studenti dell'università Carlo IV di Praga hanno pure lanciato una petizione per fermare quello che stato definito un concerto nazi-rock. Un evento che ha avuto anche il sostegno della Serit di Mariotti e il patrocinio della Provincia di Verona.

Da una parte, Mariotti e Agsm sostengono con finanziamenti pubblici il tentativo dell'estrema destra veronese di appropriarsi della memoria Jan Palach - proseguono i consiglieri e il segretario democratici - Dall'altra parte lo stesso Mariotti invita (metaforicamente?) ad appiccare il fuoco al Partito Democratico. La contraddizione, la strumentalizzazione e il cattivo gusto sono chiarissimi.

Il presidente della Provincia Manuel Scalzotto ha difeso la scelta di concedere il patrocinio, sostenendo che il concerto per Jan Palach non sarà un concerto nazi-rock. L'evento è stato organizzato da un'associazione culturale e ha lo scopo di raccogliere fondi per i veronesi colpiti dall'alluvione di inizio novembre. Sul merito dei contenuti delle canzoni che fanno parte del repertorio dei gruppi che suoneranno al concerto, Scalzotto non si esprime, ma ha semplicemente chiesto agli organizzatori di vigilare affinché non ci siano irregolarità.
«Non pretendiamo che il presidente della Provincia Scalzotto comprenda - concludono Benini, La Paglia, Vallani e Ugoli - al pari del sindaco di Verona Federico Sboarina è succube dei consiglieri comunali di estrema destra che hanno contribuito alla sua elezione. Levarsi il prosciutto dagli occhi, però, è un atto di dignità e di onestà umana che sarebbe richiesto ad un politico».

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