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Agsm, chiesta archiviazione per l'indagine sull'ex presidente Croce

A otto mesi dai fatti che portarono alla sfiducia e poi alle dimissioni del cda, la decisione della Procura sembra segnare un punto a favore di Croce, che commenta: «Il sindaco Sboarina è un traditore»

È arrivata la richiesta di archiviazione da parte del pubblico ministero per l'indagine penale su Michele Croce perché «non sussistono fatti di rilievo penale». Ad annunciarlo è stato il diretto interessato che per questa vicenda fu sfiduciato dalla presidenza di Agsm. Secondo la Procura, l'operato di Croce sarebbe stato «conforme ai principi di trasparenza, pubblicità e imparzialità, avente come obiettivo un interesse pubblico, e cioè il vantaggio derivante all'ente dal risparmio di spesa».

Lo stesso Michele Croce, nel riferire della richiesta di archiviazione, ha ripercorso i suoi ultimi giorni alla guida della più importante azienda partecipata di Verona. Una sfiducia iniziata il 9 marzo 2019 con il voto di quattro membri del consiglio di amministrazione di Agsm. Una sfiducia motivata dal fatto che il cda non riteneva più credibile il presidente Croce, motivazione sostenuta anche dal sindaco Federico Sboarina. Croce non si dimise e allo si dimise il consiglio di amministrazione, il quale fu poi riconfermato dal sindaco Sboarina quando il primo cittadino scelse Daniele Finocchiaro come presidente di Agsm.
Ad otto mesi di distanza, la decisione della Procura veronese sembra segnare un punto a favore di Croce che ha commentato: «Non c'è giustizia senza verità. E la verità bisogna saperla aspettare perché alla fine arriva sempre. È una verità che certifica come il sindaco mi abbia fatto fuori da Agsm tradendo l'alleanza con il movimento civico che pure gli aveva permesso di diventare primo cittadino di Verona. Siamo quindi in presenza di un tradimento non solo verso di me, ma soprattutto verso tutti quei cittadini che si erano fidati di Federico Sboarina, votandolo al ballottaggio sulla base della mia indicazione. Le domande ora sono due: come ci si può fidare di un sindaco senza scrupoli, pronto a fare di tutto, anche tradire gli alleati raccontando bugie ai cittadini, pur di perseguire i suoi fini personali, di poltrone? E ancora: come ci si può fidare di un sindaco pronto a svendere Agsm ai milanesi dopo aver fatto fuori l'ultimo baluardo, il presidente Croce, che la difendeva e la proiettava verso l'espansione veneta e triveneta? La risposta, ovvia e dolorosa, è che non ci si può più fidare di Sboarina».

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