Il centro storico di Verona si starebbe svuotando dai negozi. A dimostrarlo è uno studio condotto dalla Confcommercio che ha rilevato come, dal 2008 al 2016, siano diminuiti i negozi e aumentati i venditori ambulanti. In generale, al di fuori dai centri storici la situazione è migliore grazie agli affitti dei locali più bassi. Sul tema si è inevitabilmente sollevato un polverone anche e soprattutto sul piano politico.

Il consigliere comunale Michele Bertucco di Verona Piazza Pulita in una nota stampa rileva: "Con un’offerta di spazi commerciali nell’ordine delle decine di migliaia di metri quadri tutti da riempire a Verona Sud, appare inevitabile che la resistenza delle piccole attività in centro storico risulti fiaccata. Questo, molto più della Ztl, appare il vero motivo del futuro incerto del centro storico, sempre meno città, sempre più vetrina di grandi catene commerciali".

Insomma, il problema per il capogruppo di Verona Piazza Pulita è anzittutto politico e amministrativo: "Da tempo manca una politica di edilizia residenziale che punti a dare il necessario ricambio generazionale alla popolazione che invecchia sempre di più. In assenza di ogni iniziativa pubblica il centro diventa così facile preda della speculazione che fa schizzare alle stelle gli affitti sia commerciali che residenziali. Invertire la rotta significa anche avere il coraggio di fare le riforme che ci avvicinerebbero agli standard delle moderne città europee, rinnovando l’immagine del centro storico come naturale mercato a cielo aperto e ponendo le basi per un turismo di qualità maggiore. Si può discutere cosa ci vuole per raggiungere comodamente via Mazzini senza l’auto, ma far tornare a parcheggiare le auto a ridosso del Liston mi pare soltanto una reazione di retroguardia ad un problema reale che richiede tutt’altra visione".