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Giovedì, 28 Marzo 2024
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Capienza e coprifuoco, gli appelli per l'Arena stanno per essere accolti

Aumentare la capienza da 1.000 a 6.000 spettatori e spostare il coprifuoco dalle 22 alle 24. Queste le richieste formulate che potrebbero presto diventare realtà

«All'Arena di Verona in 6mila e fino alle 24». Questo l'appello del sindaco di Verona e presidente di Fondazione Arena Federico Sboarina e di Gianmarco Mazzi, amministratore delegato della Arena di Verona Srl e direttore artistico per i concerti dal vivo e gli eventi televisivi all'Arena. «Facciamo questo appello con un obiettivo: che l’Arena di Verona, per non morire, possa accogliere nei suoi spettacoli almeno 6mila spettatori fino a mezzanotte e che il suo primo evento internazionale, Il Volo - Tribute to Ennio Morricone, in programma sabato 5 giugno e trasmesso in Italia e negli Stati Uniti d’America, possa avvenire con tale presenza di pubblico, per diffondere all'estero un'immagine incoraggiante del nostro Paese».

Un appello che è stato rilanciato anche dal leader della Lega Matteo Salvini, che ha detto: «Seimila spettatori all'Arena di Verona, fino a mezzanotte: è la richiesta della città, per mandare a tutta Italia e al mondo un messaggio di libertà e di ritorno alla vita. Si può e si deve fare, in sicurezza e con buonsenso. Riapriamo l’Arena, riapriamo l’Italia, torniamo alla vita».

Un appello che potrebbe essere parzialmente accolto già domani, 11 maggio, quando dovrebbe concludersi positivamente l'iter per la concessione della deroga per la capienza dell'Arena, la quale attualmente potrebbe contenere al massimo 1.000 spettatori. E anche per il coprifuoco, comunque, arrivano segnali positivi. Già dalla prossima settimana, infatti, il divieto di circolazione dalle 22 alle 5 potrebbe essere modificato, facendo scattare l'inizio dalle ore 24.

Quindi, ci sono ottime probabilità che le richieste di Sboarina e Mazzi diventino realtà. Richieste anche fin troppo insistenti, secondo il consigliere comunale di Verona e Sinistra in Comune Michele Bertucco. «Il pasticcio l'hanno combinato loro - ha scritto Bertucco, riferendosi a Sboarina e a Mazzi - programmando eventi che non tenevano conto del contesto che è ancora di emergenza. Poi, per cercare di recuperare lo scivolone, invece di mobilitare la Regione che fino ad allora era rimasta del tutto silente, Mazzi e Sboarina hanno perseverato su una linea inutilmente polemica che ha finito soltanto per oscurare i programmi di rilancio della stagione lirica ormai alle porte».
«L'imminente via libera per i 6mila spettatori in Arena dimostra quanto erano inutili e fuorvianti le polemiche di Sboarina e altri soggetti che, rasentando il ridicolo, volevano addirittura incatenarsi all'Anfiteatro - ha aggiunto il senatore veronese del Partito Democratico Vincenzo D'Arienzo - La possibilità di avere più spettatori c'è sempre stata e bastava leggere gli atti, con occhi attenti, senza cercare subdolamente la sterile polemica. Il sindaco ha dimostrato che tiene più alle polemiche che ai fatti e così genera confusione e divisioni».

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