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Cantieri del filobus, «Sospendere tassazione alle attività danneggiate»

La proposta è del consigliere comunale del Partito Democratico Stefano Vallani. Non risolverà i disagi arrecati dai lavori, ma almeno cerca di alleggerire il carico dei problemi alle attività economiche

Sospendere la riscossione di alcune tasse comunali a tutte le attività commerciali e artigianali che si trovano lungo i cantieri del filobus. La proposta è stata avanzata con una mozione dal consigliere comunale del Partito Democratico di Verona Stefano Vallani. Un proposta che non risolve i disagi arrecati dai cantieri, ma almeno cerca di alleggerire il carico dei problemi che le attività economiche sono costrette a vivere quotidianamente.
«La cantierizzazione molto invasiva del filobus determina la chiusura di strade, l'eliminazione di parcheggi, passaggi pedonali e marciapiedi, con evidenti e pesanti ripercussioni sulle attività artigianali e commerciali che si affacciano sulle vie interessate dai lavori partiti a giugno e destinati a durare ancora per molti mesi - ha spiegato Vallani - Chiediamo pertanto che il Comune fornisca un segno tangibile di vicinanza alle imprese in sofferenza».

Ma i problemi riguardano anche i cittadini residenti, i quali si sentono imprigionati dai lavori. In via Fra Giocondo, oltre al problema dell'abbattimento degli alberi, i residenti si sono visti cancelli e passi carrai ostruiti dal cantiere del filobus e sono costretti a percorrere lunghe deviazioni. Tutti cambiamenti comunicati con scarsa tempestività e su cui i cittadini non sono stati interpellati.
Più o meno la stessa situazione che si sta vivendo in zona Madonna di Campagna, dove si è mobilitata l'associazione Azione Comunitaria.

Abbiamo invitato la cittadinanza ad un incontro di coordinamento civico che, nel rispetto delle istituzioni, trovi il modo di far comprendere alle sedi competenti quali sono i nostri disagi, le domande e le preoccupazioni e per avviare un percorso partecipativo di miglioramento - scrive l'associazione - L'incontro si terrà mercoledì 26 giugno, alle 20.45 nella ex Sala Consiliare in piazza Madonna di Campagna.

L'incontro non sarà incentrato solo sui cantieri del filobus, ma gli amministratori cittadini sono stati convocati anche per discutere su alcuni progetti urbanistici previsti in zona.

Infine, oltre al problema dei cantieri, rimangono ancora da sciogliere alcuni nodi sul tracciato del nuovo mezzo di trasporto pubblico, I principali riguardano via Pisano, via Mameli, la strettoia di via San Paolo e via Quattro Novembre. Tutte questioni che si possono risolvere seconto il presidente di Amt Francesco Barini, ma per il consigliere comunale di Verona e Sinistra in Comune Michele Bertucco, le rassicurazioni di Barini sono una presa in giro.

La verità è che nessuna delle varianti richieste dai quartieri è stata messa in cantiere nemmeno a livello progettuale, e che i due anni abbondanti che ci separano dal 31 gennaio 2022, data concordata con il Ministero per l'entrata in funzione del mezzo, non saranno sufficienti per realizzare le linee, i parcheggi scambiatori e le varianti residue - scrive Bertucco - Un'amministrazione seria si limiterebbe a dire la verità, ovvero che, giunti a questo punto, con i contratti firmati e i contributi statali già impegnati, non si può certo pensare di tornare indietro e che si farà tutto il possibile per ridurre al minimo i disagi in fase di cantiere e per massimizzare l'efficienza del mezzo predisponendo quanto più corsie preferenziali possibile. La vera beffa infatti è che, allo stato, il filobus non ha alcun vantaggio competitivo rispetto ad un normale autobus doppio.

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