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Dopo Traforo e Arsenale, stop anche al Filobus. Bozza: "Città bloccata"

I progetti per le grandi opere si fermano e l'ex assessore, ora consigliere comunale di minoranza, accusa la nuova amministrazione veronese di immobilismo

Arsenale, stop. Traforo, stop. Filobus, stop. "Si profila sempre di più la strada dell'immobilismo su tutto".

Il commento è del consigliere comunale della Lista Tosi Alberto Bozza, che con un post sulla sua pagina Facebook ha polemizzato con l'attuale amministrazione comunale, che al momento ha fermato le grandi opere portate avanti nei dieci anni a guida tosiana della città di Verona. L'ultimo in ordine di tempo è quello sul filobus, con il neo assessore Zanotto impegnato a sciogliere tutti i nodi ancora irrisolti sul tracciato del nuovo mezzo di trasporto pubblico. Ma come sottolineato anche dallo stesso Bozza, c'è anche il project financing per la riqualificazione dell'Arsenale, messo subito in stand-by dal neo sindaco Sboarina.

L'interpretazione di Bozza è che la nuova amministrazione della città ha "poca capacità di affrontare con determinazione e volontà politica" i tre temi dell'Arsenale, del Filobus e del Traforo. "E quindi meglio fermarsi agli stop con scusanti poco giustificabili sui contenuti", scrive l'ex assessore Bozza su Facebook.

Il rischio di una città bloccata era il rischio che si palesava durante la scorsa campagna elettorale in caso di cambio di amministrazione - conclude Alberto Bozza - Ma la democrazia, per quanto poco partecipata vista la percentuale dei votanti, ha deciso cosi ed è doveroso rispettarla come è doveroso da parte mia però proseguire con il contributo fattivo in sede di Consiglio Comunale sui progetti che ritengo importanti per la città: Arsenale in primissimo e Traforo e Filobus poi.

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