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Giovedì, 28 Marzo 2024
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Bossi contro Tosi e Maroni: "Stanno distruggendo la Lega"

L'ex segretario attacca frontalmente i suoi successori alla guida del partito: "A Verona il progetto messo in piedi non mi è mai piaciuto. Il sindaco fa accordi coi fascisti portando via voti alla Lega"

"Ripartiamo dalla nostra identità: ce ne è bisogno enorme. E allora il traditore dovrà fare i conti con noi. Quel mio colpo di genio con cui avevamo preso la guida di Venento e Piemonte con Zaia e Cota di questo passo ce lo sogniamo". Umberto Bossi, ex segretario plenipotenziario della Lega Nord in Italia, è un fiume in piena. Ad essere messo all'angolo proprio non ci sta e i sassolini che aveva nelle scarpe si sono trasformati in macigni. Intervistato da "La Repubblica" ne ha per tutti gli avversari, ormai considerato storici e ritenuti colpevoli di aver affossato i consensi della Lega. "Tosi in Veneto porta via i voti alla Lega e fa accordi con i fascisti. Né il suo progetto per Verona mi è mai piaciuto - spiega Bossi, che continua -. Mi fa rabbia che Maroni cancelli la 'Padania' e si rammolisca con 'Prima il Nord' proprio quando era maturo il tempo per farci forza del diritto internazionale. Nell'Europa in crisi torna attuale l'indipendenza dei popoli attraverso il referendum come in Scozia e in Catalogna, superando la fase del federalismo. Lo faremo anche in Padania". E allora suona come un manifesto della nuova Lega la conversazione pubblicata dal quotidiano romano con il Senatùr, con al fianco la sola moglie Manuela Marrone.

"La forza io ce l'ho ancora, a me non mi ammazza nessuno. E stavolta mi hanno fatto davvero incazzare. Il capo della Lega - ha sottolineato - resto io. Lui (parlando di Maroni, ndr) non ha i nostri ideali. Quando uno tradisce una volta poi tradisce sempre. E lui nel 1994 quando ruppi con Berlusconi sedeva al suo fianco. Oggi si illude di diventare il plenipotenziario di Berlusconi al Nord. Ma il Pdl non rinuncerà mai a presentare sue liste in casa nostra, come fa la Cdu in Baviera a vantaggio della Cdu".

I PRESUNTI PASSI FALSI DI "BOBO" - Inoltre, "Maroni sta distruggendo la Lega, butta fuori la gente. Io - ha detto Bossi - sarei stato dell'idea di non fare alcuna battaglia. Ma a furia di buttar fuori gente e tradire i nostri ideali la pressione su di me si è fatta irresistibile. Devo per forza mettermi alla guida del partito. Torni fra dieci giorni - si è rivolto a Gad Lerner - e le do la copia del nuovo giornale che stiamo preparando: 'La lingua padana'. In Piemonte vogliono mettere a capo la moglie di Calderoli, Gianna Gancia: brava amministratrice ma dubito abbia le doti per guidare il movimento". E quanto alle inchieste sull'uso personale anche a suo vantaggio dei fondi della Lega, "a Belsito i magistrati fanno dire quello che vogliono" e "lui non era un mio nome" e "aveva lavorato con Biondi, del Pdl". In ogni caso "sono tutte balle" quelle sugli 800mila euro all'anno a lui versati dal Carroccio. E "non si permettano, perchè i ladri sono altrove".

LA REAZIONE DEL SINDACO - Un'intervista come quella rilasciata da Umberto Bossi a "La Repubblica" non può che fare ulteriore male al nostro Movimento, di certo non lo aiuta ed è ancora più deleterio che l'abbia fatta a cinque giorni dai ballottaggi per le amministrative". Così il sindaco di Verona e segretario regionale della Lega Nord-Liga Veneta, Flavio Tosi. C'é, sottolinea, chi lavora "per creare consenso" e chi "fa sparate" senza "alcuna capacità di creare consenso".

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