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Bosco Buri, PD: «Amministrazione ancora indifferente al degrado»

Il consigliere comunale Stefano Vallani e il consigliere in settima circoscrizione Carlo Pozzerle hanno documentato la situazione indecorosa del parco nei giorni di Ferragosto

«Degrado nella più totale indifferenza dell'amministrazione». Per il Partito Democratico di Verona questa è la situazione di Bosco Buri. Una situazione che è fuori controllo e che potrebbe degenerare secondo il consigliere comunale Stefano Vallani e il consigliere in settima circoscrizione Carlo Pozzerle. «Le criticità avvengono nei weekend, quando Bosco Buri è frequentato da molte persone», scrivono i due consiglieri del PD, i quali hanno documentato anche quanto è capitato nei giorni di Ferragosto nell'area verde di San Michele Extra.

Manca il cartello contenente le regole per il rispetto del parco pubblico e per agevolare anche eventuali richieste di intervento delle forze dell'ordine - hanno dichiarato Vallani e Pozzerle - Manca qualsiasi struttura igienica, non esiste un bagno pubblico, in contrasto con quanto prevedono i regolamenti comunali di polizia urbana e d'igiene e nelle immediate vicinanze non c'è un esercizio pubblico che possa sopperire a tale situazione incontrollata. E serve un urgente ripristino della recinzione all'entrata ciclo-pedonale da via Brazze.

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Ma la lista di ciò che non va nel Bosco Buri, sottoscritta dai due consiglieri del PD, prosegue: «Le strutture usate per i fuochi all'aperto si presentano in stato di degrado, vengono portati barbecue e accesi fuochi in vari punti e persino sui tronchi degli alberi».

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E ancora: «Alcuni gruppi di persone usavano generatori di corrente e casse acustiche per la musica. Ed erano presenti accampamenti con tende, probabilmente utilizzate anche per la notte».

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«Auto in perenne divieto di sosta, posizionate sul marciapiede in via Bernini Buri, dove esiste il divieto di sosta con rimozione h24 - scrivono ancora Pozzerle e Vallani - Alle 16 del 15 agosto le macchine in divieto sosta e sul marciapiede erano quarantadue e almeno una trentina erano in divieto di sosta. La segnaletica orizzontale sulla via di accesso è invisibile e manca una segnaletica d'indirizzamento al parcheggio di via Brazze, sul retro dell'ingresso, che alle 16 aveva ancora molti spazi vuoti».

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«La mattina del 16 agosto, alle 8 circa, i cassonetti posti all'interno erano strapieni con sacchi di immondizie abbandonati attorno e in più parti del parco, rifiuti sparsi in giro, mentre i cassonetti posti all'esterno erano praticamente vuoti», concludono i due consiglieri del Partito Democratico.

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Quelle elencate sono le criticità più evidenti che dopo anni non vedono ancora alcuna soluzione - sono le considerazioni finali di Stefano Vallani e Carlo Pozzerle - Dopo oltre un anno, le varie richieste di buon senso votate all'unanimità dal consiglio di circoscrizione sono ancora prive di seguito. Il parco pubblico Bosco Buri, uno dei più pregiati luoghi verdi della città, deve avere maggiore attenzione anche per garantire una corretta gestione del bene, per la sicurezza interna ed esterna e per consentirne un uso decoroso.

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