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Ca' Filissine, Lega e Pd favorevoli al "progetto Caldura", ma Bassi non ci sta

Il progetto di bonifica dell'area di Ca' Filissine presentato dallo stesso Comune di Pescantina ha trovato il favore dell'insolito asse Pd-Lega Nord, ma ad esprimere parere contrario, oltre al M5S, è stato soprattutto il consigliere tosiano Andrea Bassi

La scorsa settimana la Commissione di Valutazione impatto ambientale della Regione ha approvato il progetto di bonifica per quanto riguarda l'area di Ca' Filissine, promotore principale del quale è proprio lo stesso Comune di Pescantina. Un successo a metà però, in quanto il nodo come sempre è di tipo economico, e quando mancano i denari tutto si ferma, o come in questo caso, non parte nemmeno. Nella fattispecie stiamo parlando peraltro non di pochi spiccioli, ma di 65 milioni di euro che servirebbero per la discarica e che al momento non ci sono.

Durante l'incontro di venerdì scorso nella sala Rossa della Provincia, i vari esponenti dei partiti presenti si sono detti quasi tutti favorevoli al progetto avanzato dal sindaco di Pescantina Luigi Caldura, ad eccezion fatta per Manuel Brusco dei Cinque Stelle e del consigliere della Lista Tosi Andrea Bassi. Quest'ultimo in particolare, in merito alla ricerca dei fondi e alla sua opinione circa il "progetto Caldura", nei giorni successivi ha voluto precisare meglio la propria posizione, spiegando di non essersi mai detto "in alcun modo d'accordo col progetto di bonifica presentato dal comune di Pescantina", tanto da averne già sottolineato "all'interno della mozione approvata dal Consiglio Regionale in data 11/12/2015, le numerose carenze chiedendo che fosse sensibilmente modificato, con riferimento soprattutto alla ormai famigerata collina di rifiuti che andrebbe a mortificare l'ingresso in Valpolicella”.

In merito poi il consigliere tosiano ha voluto specificare ulteriormente quale sia la sua opinione circa i problemi che riguardano Ca' Filissine: “Nella riunione di sabato sul tema – ha spiegato Bassi - il mio ragionamento è stato il seguente: innanzitutto si deve arrivare ad avere una soluzione progettuale definita che abbia però, come unico obiettivo, la bonifica del sito attraverso il minor apporto possibile di rifiuti. Solo quando ci sarà un progetto definito ed approvato potrà scattare la "caccia" ai finanziamenti regionali, nazionali ed europei, che, questo sì, dovrà vedere tutti i partecipanti al tavolo di venerdì scorso uniti per ricercare risorse da dedicare al caso e per riconoscere al ‘caso’ di Ca' Filissine una rilevanza nazionale. Inoltre – ha poi concluso il tosiano - ho evidenziato come aiuterebbe molto che la Regione Veneto stanziasse delle risorse ad hoc del proprio bilancio, in modo da presentarsi agli enti sovraordinati (Stato ed Unione Europea) dimostrando di voler concretamente risolvere il problema, facendosi parte attiva. Sarebbe ulteriormente importante che una piccola parte delle risorse potesse essere presa in carico dal Comune di Pescantina, attingendo a finanziamenti agevolati che già esistono”.

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