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Bonanni a Verona: "Incomprensibili le critiche a Monti, serve patto sociale"

Il segretario della Cisl ha parlato questa mattina in occasione della consegna del premio nazionale Flavio Cocanari, affrontando le tematiche di sanità, disabilità e lavoro e chiedendo un nuovo patto sociale

“Incomprensibili”. Così il leader della Cisl Raffaele Bonanni, in occasione della consegna del premio Flavio Cocanari al Centro polifunzionale Don Calabria di Verona, boccia senza mezzi termini le proteste contro il premier Mario Monti per le sue affermazioni dei giorni scorsi sulla sanità. “Ho visto molti scudi alzati, ma c'è da porsi il problema di che cos'è la sanità in molte regioni - ha  spiegato Bonanni - Se dove va bene la sanità costa di meno di dove va male, c'è qualcosa evidentemente che non va. Più che alzare gli scudi alcuni farebbero bene ad aiutare ad alzare gli altarini”.

NUOVO PATTO SOCIALE - “Bisogna produrre di più e meglio e bisogna soprattutto limitare gli sprechi. Questa è la vera battaglia civile, sociale e morale in Italia”. Bonanni ha chiesto poi più attenzione per i disabili.  “Quando c'è penuria di risorse è chiaro che c'è meno attenzione e invece - afferma Bonanni - ce ne vorrebbe ancora di più perchè la coesione è un clima sociale adeguato che permette ai popoli di risalire la china”. Per Bonanni ci vorrebbe quindi “un vero e proprio patto sociale per venire incontro alle realtà più deboli. Con questo patto si ricostruiscono le basi per l’economia.  Tuttavia, bisogna stare attenti anche a come fare migliori economie”.

DISABILI E LAVORO - Per Raffaele Bonanni poi “ha un valore molto grande il fatto di mettere i disabili in grado di lavorare e quindi di partecipare alla  crescita della comunità stessa e alla manutenzione del creato. Il mio sindacato prende spunto, per questo, dalla dottrina sociale della  Chiesa che fa dell’armonia sociale il punto di crescita della comunità intera e anche della persona, nel caso specifico di quella  dei disabili nei confronti dei quali c'è troppa disattenzione, specie nel privato”. Infatti, ha spiegato Bonanni “la dottrina sociale della Chiesa dice che una persona proprio perchè viene al mondo vuole partecipare a migliorare il creato. Togliergli il lavoro non significa solo togliergli il sostentamento, ma anche la possibilità di partecipare e quindi la vita”. 

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