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Bilancio 2017 bocciato da tutte le circoscrizioni. "I nodi vengono al pettine"

Quartieri indeboliti e opere promesse che non saranno mai realizzate. PD: "Il territorio è stato trascurato da un'amministrazione incapace, formata da assessori non all'altezza"

Alla fine ha fatto l'en plein. Otto circoscrizioni su otto hanno votato contro il bilancio di previsione 2017 del Comune di Verona. Un evento, se non unico, di sicuro molto molto raro e che conferma quello che il PD ripete da giorni: la maggioranza che sostiene l'attuale amministrazione cittadini è ridotta ai minimi termini.

"Diciamo subito che questo bilancio non è peggiore dei precedenti che il centrodestra ha sempre votato compatto, e che il repentino cambio di atteggiamento di partiti come la Lega Nord, oggi esultanti per la bocciatura da parte delle Circoscrizioni, si spiega innanzitutto con l’opportunistico tentativo di prendere le distanze da una esperienza amministrativa assai deludente in vista delle comunali", comincia così la valutazione di quanto accaduto da parte del PD di Verona che ha denunciato "una situazione di grave depauperamento delle Circoscrizioni, rese inabili a rispondere ai bisogni dei cittadini, e ad un grave trascuratezza dei quartieri, che oggi non è più sostenibile".

Oltre all'irrilevanza a cui i parlamentini sono condannati, il PD ha sottolineato anche la scomparsa di alcune opere attese dai quartieri. "In quinta circoscrizione è sparita la manutenzione-realizzazione del ponte su canale Milani su via Forte Tomba, senza che l’assessore Paloschi abbia saputo fornire una qualsiasi spiegazione. In sesta non c'è più il piano di riordino viabilistico con molte rotatorie previste in via Bianchini, via Boccioni, via Turchi. In ottava cancellati gli interventi sugli impianti sportivi a Montorio, Poiano e Quinto, le rotatorie su Sp6 e via Montorio/via Montelungo. Ridotte ovunque al lumicino le risorse per nuovi percorsi ciclabili e per le attività ne quartieri".

Altre elemento di rottura è stato il Piano degli Interventi, che per il Partito Democratico cittadino "è stato imposto ai quartieri senza alcuna possibilità di mediazione, indorato da promesse di opere compensative che in molti casi non si sono mai viste perché i pochi soldi incamerati dall’amministrazione sono già scomparsi nel buco nero della spesa corrente o comunque saranno gestiti a livello centrale. In molte circoscrizioni, l’amministrazione si avvia a chiudere il mandato senza aver portato a termine nessuna opera significativa. In compenso i quartieri stanno già vedendo crescere il carico insediativo, commerciale e residenziale, senza il corrispondente potenziamento di infrastrutture e servizi".

Le opere significative in programma per il 2017 sono definite propagandistiche dal PD: "il nuovo palazzetto dello sport a San Massimo sarebbe del tutto inutile, meglio investire nel sociale e nella risoluzione delle intersezioni viabilistiche pericolose. Rimandati di anno in anno anche gli interventi di edilizia scolastica che pure richiede misure urgenti di risanamento e messa in sicurezza e di un nuovo piano di verifica per accertare se gli attuali standard rispondono oggi alla domanda dei quartieri".

"In generale - conclude il Partito Democratico di Verona - si evidenzia un’amministrazione incapace di provvedere ai bisogni dei quartieri perché gestita da assessori non all’altezza del compito e perché ha puntato tutto sulle grandi opere, trascurando il rapporto concreto e quotidiano col territorio".

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