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Grandi opere, fine vicina per il Traforo, mentre il Filobus è da far ripartire

I tosiani dall'opposizione gridano all'immobilismo, ma sempre dalla minoranza interviene Bertucco: "Il Traforo è stato uno spreco di tempo e soldi e per il Filobus serve un piano"

Oltre a quello di Agsm, si è insediato anche il nuovo consiglio di amministrazione dell'azienda partecipata Amt. Il nuovo presidente Francesco Barini è stato nominato dal sindaco Sboarina e nel giorno dell'insediamento era presente a rappresentare l'amministrazione Daniele Polato, assessore alle partecipate. Proprio Polato ha confermato l'indirizzo della nuova giunta guidata da Sboarina sulle grandi opere: far ripartire i lavori del filobus e mettere la parola fine al traforo delle Torricelle.

Una posizione che ha esposto la giunta alle accuse di immobilismo da parte dei tosiani, ma sempre dall'opposizione si è alzata la voce del consigliere comunale Bertucco che sul traforo ha dichiarato:

È stato solo tempo perso e soldi buttati. La città, anzi, dovrebbe chiedere conto nelle sedi opportune a quegli amministratori che per 10 anni l'hanno presa in giro propagandando un’opera dannosissima, inutile e irrealizzabile, che ci ha fatto sprecare un’immane quantità di soldi e di energie.

E sul filobus, il consigliere comunale di Verona e Sinistra in Comune ha aggiunto:

È ancora tutto da progettare: mancano i parcheggi scambiatori, non si è mai cercato di capire come potrebbe integrarsi nel tessuto cittadino; non si sono mai affrontati i nodi critici in numerose arterie cittadine, da via Mameli a via IV Novembre, da via San Paolo a via Pisano. La sua vicenda rappresenta un monumento all'inettitudine politico-amministrativa e all'uso irresponsabile delle risorse pubbliche, tanto che dovrebbe essere portata nelle università come caso di studio di come non si deve amministrare una città. Se la nuova amministrazione vuole portare la città fuori dal pantano dell'eredità delle due amministrazioni Tosi, sul piano della mobilità pubblica e privata deve voltare completamente pagina, cominciando dalla redazione di un piano urbano della mobilità sostenibile che sia davvero condiviso con le altre forze politiche, le associazioni e i comitati cittadini, e realmente partecipato dai cittadini.

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