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Bertucco chiede le dimissioni del sindaco: su Esselunga prova di debolezza

In un comunicato appena rilasciato, il capogruppo Pd Michele Bertucco ha richiesto esplicitamente le dimissioni del Sindaco Flavio Tosi e della sua maggioranza, dopo che il Pua Esselunga si è di nuovo arrestato in commissione

La realizzazione di un supermercato Esselunga nei pressi di via del Lavoro, in zona Fiera dove attualmente sorge invece un parcheggio, pare allontanarsi sempre più. A rendere le cose più difficili, era già arrivata verso la fine di giugno una richiesta da parte della Regione Veneto, in base alla quale sarebbe stato necessario valutare l'impatto ambientale del progetto. Il punto commerciale avrebbe dovuto ricoprire un'area di circa 8500 metri quadrati. In seguito poi la Procura di Verona aveva inoltre aperto un fascicolo d'indagine sul caso, a seguito di un esposto da parte dell'esponente Pd Michele Bertucco.

Ad essere contestata da ormai due anni è una "forzatura interpretativa" contenuta nella delibera comunale del 14 novembre del 2013, la ormai nota delibera Giacino, l'ultima che ha visto protagonista l'ex assessore all'urbanistica e vicesindaco, prima che fosse coinvolto in un'altra inchiesta su delle presunte mazzette. L'interpretazione forzata che il Pd rimproverava a livello di Consiglio comunale, avrebbe avuto l'obiettivo, stando alle parole del capogruppo Pd Michele Bertucco, "di aggirare la nuova e più severa legge regionale sul commercio entrata in vigore nel dicembre 2012". Sulla questione è tornato proprio Bertucco rilasciando un comunicato, all'interno del quale chiede le dimissioni di Tosi e della sua maggioranza, dopo che il provvedimento relativo al supermercato Esselunga si è nuovamente arrestato in commissione, senza che pertanto il provvedimento possa avanzare:   

Non è bastato al Sindaco fare la voce grossa con la sua (ormai ex) maggioranza la quale oggi in commissione ha impallinato di nuovo il Pua Esselunga. La conta è infatti finita 5 a 5, di conseguenza il provvedimento non può essere licenziato e non può andare in Consiglio comunale nemmeno questa settimana. Gli argomenti dell'opposizione hanno evidentemente fatto di nuovo breccia tra le file dell'ormai ex maggioranza spingendo i consiglieri a non votare oppure ad astenersi. Ma questo è anche un chiaro segnale che Tosi ha completamente esaurito il proprio credito anche presso i suoi stessi uomini. L'ultimo errore l'ha commesso annunciando il ricorso al Tar sulla bocciatura da parte della Regione del procedimento avviato dall' “amico Giacino” nel novembre 2013, sconfessando con ciò quanto dichiarato pochi giorni prima dal nuovo assessore Caleffi che invece aveva parlato di “pietra tombale” sulla delibera Giacino. A questo punto non ci resta che attendere le dimissioni del Sindaco e della sua maggioranza tra i quali le nozze sono evidentemente finite. Del resto lo aveva affermato il Sindaco: o si vota il Pua Esselunga o si va tutti a casa.

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