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Lunedì, 29 Aprile 2024
Politica Borgo Roma / Viale del Piave

Ex ghiacciacia e rigenerazione urbana, Bertucco gela gli entusiasmi: «Un muro abbattuto celebrato come grande risultato»

«Come tutte le aree direzionali e commerciali, il compendio sarà un grande attrattore di traffico», afferma con disincanto il consigliere comunale Michele Bertucco

«La fame di risultati dell’amministrazione uscente è tanta e tale da presentare come un grande risultato l’abbattimento di 20 metri di muro su viale Piave, il che mette in risalto da un lato la bella cupola dell’ex ghiacciaia degli ex Magazzini generali, ma dall’altro mette in risalto anche l’orrendo cavalcavia che non è oggetto di una riflessione urbanistica da almeno 20 anni. Questa si chiama mancanza di visione. E bieca propaganda». Sono queste le parole che il consigliere comunale Michele Bertucco, esponente di In Comune per Verona, Sinistra Civica Ecologista, ha affidato a una nota per commentare quella che da palazzo Barbieri hanno invece definito come «una giornata storica» per la città. 

Aspettando Eataly, abbattuto il muro dell'ex Ghiacciaia. Sboarina: «Rigenerazione urbana visibile a tutti»

Lo stesso sindaco di Verona Federico Sboarina aveva affermato in occasione dell'abbattimento di una porzione del muro che costeggia viale Piave che «ora la rigenerazione urbana di Verona sud è davvero visibile a occhio nudo», parlando inoltre di «una visione d’insieme che sta prendendo forma rapidamente e che, a breve, darà un volto nuovo a questa parte della città». Sboarina, infatti, aveva annunciato che «l’ex Ghiacciaia è già terminata e in fase di allestimento per ospitare Eataly, tra qualche giorno partiranno i lavori per il grande parco, in parallelo si lavora incessantemente al di là della strada, all’ex Manifattura Tabacchi».

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Il consigliere comunale Michele Bertucco

Considerazioni molto diverse quelle invece di Michele Bertucco, il quale polemicamente fa notare che «davanti all’ex ghiacciaia non c’è alcuna piazza», aggiungendo che «per essere precisi, tra gli ex Magazzini Generali e l’ex manifattura Tabacchi non è rimasto neanche un metro quadro di suolo pubblico». In breve, per Michele Bertucco il «progetto di polo culturale, aperto alla città» si sarebbe già trasformato «in un centro direzionale e commerciale, aperto a chi ha soldi da spendere».

In particolare, sempre secondo Michele Bertucco, sull’area in questione «ci saranno infatti soltanto uffici e, proprio dentro alla cupola, un supermercato. Di lusso, prestigioso, - puntualizza ancora Michele Bertucco - ma pur sempre un supermercato». Di qui l'affermazione smorza entusiasmi, o per restare in tema di surgelati e ghiacciaie che li congela senza remore: «Come tutte le aree direzionali e commerciali, - conclude Michele Bertucco - il compendio sarà un grande attrattore di traffico. Inevitabile, con 900 posti auto interrati. Inoltre, il verde profondo è rappresentato da un fazzoletto di poche centinaia di metri quadri».

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