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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Catullo, Bertucco: "I vertici hanno portato allo sfascio, vanno cambiati"

Il consigliere comunale ha presentato un'interrogazione, chiedendo all'amministrazione comunale di prendere una posizione sulla gestione dell'aeroporto

Quali iniziative intende prendere il Comune di Verona per garantire il futuro dell'aeroporto Valerio Catullo? A chiederlo è il consigliere comunale di Verona e Sinistra in Comune Michele Bertucco, attraverso una dettagliata interrogazione datata 12 luglio.

L'interrogazione di Bertucco prende spunto da un'audizione avvenuta lo scorso 20 aprile nella sede dell'Anac, l'autorità nazionale anticorruzione. A quell'audizione i rappresentanti del Comune di Verona, della Provincia e di Fondazione Cariverona dovevano discutere dell'ingresso del socio privato Save nella gestione dell'aeroporto. A rappresentare il Comune c'era il direttore generale Fabio Gamba e "fa quasi tenerezza leggere il disappunto, lo scoramento e le rivendicazioni frustrate da lui espresse", fa sapere Bertucco che parla di "Investimenti disattesi, impossibilità a ricevere le informazioni di cui pure il Comune avrebbe diritto e una scarsissima considerazione del ruolo dei soci pubblici" nella società che gestisce lo scalo veronese.

Dai verbali dell'incontro - prosegue Bertucco - emerge che il direttore generale del Comune di Verona, rivendica i poteri di indirizzo e di controllo che dovrebbero avere i soci pubblici. Dei 60 milioni di investimenti promessi ne sono stati realizzati solo 6 milioni; le richieste di chiarimenti sui nuovi investimenti e l'aggiornamento del crono programma non pervengono. Da alcuni elementi sembrerebbe che l'hub di Venezia sia più privilegiato in termini di investimenti e che lo scalo di Verona sia soltanto il terzo per passeggeri nel territorio anche dopo quello di Treviso. Confermata anche la circostanza per cui i soci pubblici non sono stati consultati nella decisione di ricorrere contro il parere di Anac ma sono stati messi di fronte al fatto compiuto dai vertici Aerogest. Del resto cosa può permettersi di rivendicare chi ha portato allo sfascio l'aeroporto? Come chiediamo da anni, è necessario un radicale ricambio di questi vertici che hanno troppi scheletri nell'armadio e troppe colpe di malagestione sulla coscienza per potersi muovere con la schiena dritta. Non è un caso che l'unico soggetto a tenere la schiena diritta sia la Fondazione Cariverona che ora sta sollevando un altro aspetto sconosciuto della vicenda: lungi da essere risanata, la situazione debitoria dell'aeroporto è ancora fortemente esposta nei confronti dell'erario, ma in bilancio non è stata prevista copertura adeguata. L'avvocato Roberto Cappelli per Cariverona ha messo in guardia sul possibile esito negativo dei contenziosi giudiziari ancora aperti con numerosi enti. Il fatto che sia stata prevista adeguata copertura può incidere significativamente sul bilancio annullando l'utile rappresentato e producendo una perdita significativa. L’ennesima e forse fatale. Di fronte queste novità gravissime, è necessario che l'amministrazione prenda posizione e agisca a tutela del patrimonio dei veronesi.

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