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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Politica Centro storico / Piazza Bra

Bertucco: "L'amministrazione Tosi rischia di lasciare ipoteche ingestibili"

Il consigliere comunale di opposizione interviene sulle ultime questioni che l'esecutivo cittadino vuole affrontare prima della fine del mandato, dal Traforo alle varianti al Piano degli Interventi

Variante 23 al Piano degli Interventi, il project financing per la riqualificazione dell'Arsenale, il traforo delle Torricelle ancora in sospeso. Questioni annose che l'attuale amministrazione Tosi potrebbe portare risolvere in questi ultimi mesi che la dividono dalla fine del mandato. Un'atteggiamento sbagliato secondo il consigliere comunale di opposizione Michele Bertucco. "Tentare di recuperare in zona Cesarini quello che l’amministrazione non è riuscita a fare per tempo è sbagliato", ha scritto Bertucco, secondo cui il rischio è di lasciare un'ipoteca ingestibile per le future amministrazioni.

"L'ultima proroga al concessionario del Traforo, scaduta lo scorso 31 dicembre, è stata concessa sulla promessa di ridurre del 20% circa i costi di costruzione garantendo le caratteristiche fondamentali della proposta, ma di questa riduzione non c’è alcuna dimostrazione nella documentazione disponibile - analizza Bertucco - Sui tempi di approvazione della Variante 23 si deve tener conto, oltre gli emendamenti, anche delle osservazioni dei cittadini che dovrebbero essere discusse se si arrivasse all’approvazione in seconda lettura. Non contribuisce a rasserenare il clima l’avanzare di nuove strutture di vendita che, con le otto proposte contenute nella Variante 24 (erano 6 poche settimane fa), andrebbero a saturare gli spazi lasciati liberi dal Piano degli Interventi. Ci troviamo a questo punto perché l’amministrazione non ha saputo condividere con la città alcun progetto credibile o convincente. Sul piano urbanistico si è pensato soltanto a fare cassa col territorio senza risolvere nessuno dei problemi storici della città, mentre sul lato della gestione delle partecipazioni pubbliche i progetti si sono fermati agli annunci: dell’unione di Agec e Agsm non si è vista l’ombra di una commissione o di un consiglio comunale".

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