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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Nomine e aziende partecipate. La minoranza attende la prova dei fatti

Michele Croce, presidente di Agsm, parla di razionalizzazione. Michele Bertucco attende le linee programmatiche del sindaco Sboarina. E Casapound attacca: "Ci si occupi delle emergenze, non delle careghe"

Pare sia razionalizzazione la parola cardine su cui ruoterà la presidenza di Agsm di Michele Croce, appena nominato dal sindaco di Verona Federico Sboarina e subito attaccato dalle opposizioni. Una razionalizzazione che nella visione del leader di Verona Pulita si concretizzerà con una riduzione degli sprechi e con un aumento degli utili.

E alla prova dei fatti, Croce e l'amministrazione comunale sono attesi dalle forze di minoranza. 

L'epoca di Tosi e Venturi si chiude con molte scelte annunciate da anni ma lasciate in sospeso fino alla fine, a partire dalla superholding comunale che la procedente amministrazione non è riuscita a partorire, passando per la fusione con la vicentina Aim per la quale il tempo delle decisioni è agli sgoccioli - ha dichiarato Michele Bertucco, consigliere comunale di Sinistra e Verona in Comune - Realisticamente si va dunque verso un abbandono della fusione. Al di là delle razionalizzazioni oggetto di obbligo di legge, dal programma della colazione risultata vincente alle elezioni non è dato sapere quale sarà l'orientamento della nuova giunta su questi passaggi, ci auguriamo che le linee programmatiche che il sindaco è chiamato a presentare al Consiglio saranno più chiare. A breve capiremo anche se ci sarà o no discontinuità sull'uso degli utili della multiutility che la giunta precedente ha sempre usato come un bancomat per tappare i buchi del bilancio comunale aggravando così la situazione debitoria di Agsm. Chiarezza e trasparenza chiedono anche i risvolti delle missioni di Agsm-Amia in Albania.

Mentre anche l'estrema destra di Casapound Verona ha voluto esprimere rabbia sulle nomine delle municipalizzate veronesi.

Il primo compito di un'amministrazione comunale appena eletta è quello di occuparsi delle emergenze della città e non assegnare careghe - scrive Roberto Bussinello - Da sottolineare poi la condotta dell'avvocato Michele Croce, il quale, dopo aver fatto una maestosa campagna elettorale portando alta la bandiera dell'onestà e della trasparenza, non esita a dimettersi da consigliere per poter ottenere la nomina di una delle suddette careghe. Premiare la lista civica Verona Pulita con un assessorato e ben due presidenze di municipalizzate, tra cui la più prestigiosa e remunerativa, Agsm, pone il legittimo sospetto che gli occulti finanziatori della suddetta faraonica campagna elettorale, tengano in pugno l'amministrazione. Infine, la creazione ad hoc di un assessorato specifico per la trasparenza e la legalità, sempre ad opera di Michele Croce, è assolutamente inutile, dal momento che legalità e trasparenza dovrebbero essere caratteristiche intrinseche di ogni amministrazione cittadina. Ribadiamo il nostro compiacimento di essere fuori da questi giochi e continueremo la nostra battaglia a fianco dei cittadini veronesi, esclusivamente nel loro interesse.

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