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Lunedì, 29 Aprile 2024
Politica

Scandalo Lega, Bertucco a Tosi: "Facile dare buoni consigli da fuori"

La corazzata leghista vacilla. E Michele Bertucco, candidato sindaco del Pd, ne approfitta per lanciare un'offensiva a Tosi: "Non ha fatto nulla per prevenire lo scandalo"

La corazzata della Lega vacilla. E Michele Bertucco, candidato sindaco del Pd, ne approfitta per lanciare un'offensiva al rivale Flavio Tosi.
"I buoni consigli - scrive Bertucco in una nota - si apprezzano meglio se vengono accompagnati da buoni esempi. Non è questo però il caso del sindaco uscente Flavio Tosi, sempre pronto a spiegare ai suoi compagni di partito indagati e coinvolti in scandali nazionali come dovrebbero comportarsi, ma che non fa nulla per prevenire situazioni simili in casa propria".

"La sua amministrazione chiude infatti il mandato con numerosi misteri ancora da chiarire - snocciola Bertucco -: dalla questione dei permessi “facili” Ztl, sollevata all'interno della sua stesa maggioranza, alla storia di presunte mazzette nell'ambito dei controlli agli esercizi pubblici o degli altrettanto presunti controlli pilotati per cui risulta indagato il suo delfino, Fabio Venturi, presidente della quinta Circoscrizione. Per non parlare della vicenda di rimborsi spese gonfiati per il quale il suo amico Soardi, nominato presidente dell'azienda pubblica dei trasporti Atv, è stato costretto alle dimissioni. Allo stesso tempo, però, il sindaco rifiuta di sottoscrivere il codice etico, uno strumento che permetterebbe di prevenire tante situazioni inopportune, come quella del segretario della Lega Nord Paolo Paternoster nominato presidente di una grande azienda partecipata come Agsm".


"In assenza di atti concreti - incalza Bertucco -, penso che dietro i richiami alla moralità del sindaco ai suoi compagni di partito non ci sia altro che opportunismo politico: già con Berlusconi Tosi si è dimostrato un campione dello smarcamento dai padrini politici caduti in disgrazia. Per quanto mi riguarda, credo sia opportuno dare dei segnali immediati, forti e convincenti. Per questo ho deciso che pubblicherò sul mio sito internet la mia denuncia dei redditi e chiederò agli aletti delle liste che mi sostengono di sottoscrivere immediatamente il codice etico. Inoltre, non moltiplicheremo i consigli di amministrazione e i posti dei dirigenti per sistemare tutti quelli che poi finiranno in una lista che porta il mio nome. Non perché possa vantare una particolare caratura morale, ma semplicemente perché ho deciso di agire diversamente".

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