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Bando Periferie, ancora critiche. Zanotto si difende: "No a strumentalizzazioni"

Dalle opposizioni Bertucco e Tosi criticano il sindaco Sboarina e chi lo sostiene perché non difendono Verona dal congelamento dei 18 milioni di euro previsti per Veronetta

L'amministrazione veronese prova a mettere un freno alle critiche a lei indirizzate per il congelamento dei 18 milioni di euro previsti per Verona grazie al Bando Periferie. Il sindaco Federico Sboarina e chi lo sostiene sono accusati di non essere duri contro un governo che al momento ha spostato al 2020 i soldi previsti per Veronetta, sempre se poi nel 2020 questi soldi ci saranno ancora.

Chiederò agli altri gruppi di minoranza il sostegno per portare al voto del consiglio comunale la mozione che impegna il sindaco e la giunta a fare pressioni per recuperare i 18 milioni del Bando Periferie - ha dichiarato il consigliere comunale di Verona e Sinistra in Comune Michele Bertucco - Sapremo così se la maggioranza intende continuare a chinare la testa di fronte ai pasticci del governo oppure se intende darsi da fare per far valere le ragioni della città. Il restauro di Bocca Trezza e del Silos sono tappe importanti non solo per la preservazione del patrimonio architettonico cittadino ma anche per la riqualificazione del quartiere di Veronetta e per lo sviluppo del nostro ateneo. Il dato di fatto, finora, è che anche sotto l'amministrazione Sboarina i palazzi storici che vengono venduti sono in numero maggiore di quelli che vengono recuperati.

Batte sempre sullo stesso tasto l'ex sindaco Flavio Tosi, e cioè sul fatto che Federico Sboarina aveva dichiarato che l'attuale governo 5 Stelle-Lega sarebbe stato un governo amico e vicino alla città di Verona. "Sarà, ma gli amici del sindaco ci hanno fregato 18 milioni. E per fortuna che erano amici, pensa se si fossero stati sulle balle".

Direttamente a Tosi hanno replicato due consiglieri della maggioranza, Paola Bressan di Battiti e Leonardo Ferrari di Fratelli d'Italia. "I 18 milioni destinati a Verona erano soldi virtuali, una promessa non mantenuta - ha detto Bressan - Fossero stati soldi veri avrebbero trovato immediatamente la giusta collocazione. Il vicepresidente del consiglio dei ministri Salvini e il ministro Fontana non hanno tradito il sindaco Sboarina, anzi il dialogo fattivo continua per il bene di Verona e dei veronesi".

I milioni di cui parla il consigliere Tosi sono nella lista degli annunci e non in quella delle opere realizzate - ha chiosato Ferrari - Il progetto era solo una delle tante promesse del suo amico Renzi. Propongo a Tosi di cambiare partito, basta con il Fare! sarebbe meglio Annunciare.

E prova a scrivere l'ultima parola su questo argomento l'assessore ai lavori pubblici di Verona Luca Zanotto che ha rinnovato la sua fiducia al governo di Roma.

Abbiamo espresso la volontà di non prestarci alle strumentalizzazioni politiche e di lavorare invece per costruire un percorso serio per arrivare alla conferma degli impegni assunti e che ci metta in grado di proseguire con l'iter realizzativo già avviato - ha affermato Zanotto - Inoltre, per quanto riguarda Verona le cose non cambierebbero perché i nostri interventi erano già previsti per il 2020, mentre l'anno prossimo è destinato alla progettazione, attività che prosegue come previsto.

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