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Martedì, 23 Aprile 2024
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Bando accoglienza profughi. La Lega Nord attacca, ma arriva la replica del Pd

Paternoster, Tosato e Fontana lanciano l'allarme sull'arrivo di nuovi immigrati, ma Ismail Ali Farah punta il dito contro l'eurodeputato: "A Strasburgo ha votato contro la redistribuzione dei profughi in tutta Europa"

Il bando per l'accoglienza di altri 3200 profughi pubblicato dalla Prefettura di Verona, ha scatenato la reazione della Lega Nord. Il primo ad intervenire è stato il presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, dopodiché sono arrivate le considerazioni del segretario provinciale della Liga Veneta Paolo Paternoster e il segretario cittadino Paolo Tosato
Entrambi hanno ribadito la loro contrarietà al progetto, sostendo la politica sull'immigrazione tenuta dal Governo rischierebbe di creare situazioni definite "esplosive" anche per il territorio veronese. 

"Il bando della Prefettura per ospitare 3200 migranti avrà effetti devastanti per le nostre comunità. I cittadini veronesi - spiegano nel comunicato congiunto Paternoster e Tosato - saranno chiamati a spendere 100 mila euro al giorno per ospitare migranti che, nella maggior parte dei casi, non hanno diritto al riconoscimento dello status di protezione internazionale. Il Governo, con la politica degli Sprar, cerca di usare il metodo del ricatto per spingere i Sindaci a collaborare per l'invasione del nostro territorio di falsi profughi. Noi non aderiremo, non collaboreremo, non abbasseremo la testa e non ci renderemo complici di questa follia. Faremo una battaglia gandhiana e non violenta di resistenza civile. Useremo ogni mezzo legale e pacifico per opporci. Collaboreremo con qualsiasi Amministrazione Comunale sarà vittima della prevaricazione dello Stato. Ci auguriamo, inoltre, che ci sia presto un cambio di maggioranza a Verona. Il ruolo dell'Amministrazione del nostro capoluogo, in questa battaglia, è fondamentale. L'attuale Giunta di Verona ha assunto un atteggiamento 'collaborazionista' con Renzi e Alfano e anche per questo motivo bisogna voltare pagina a Verona".
"Se saremo costretti - continua Paternoster - faremo le barricate, chiuderemo le strade a questa nuova invasione che ha l'unico scopo di distruggere le nostre comunità per far spazio a chi arriva in Italia in cerca di fortuna che non ci troverà mai. La colpa è di questi trattati governi di sinistra che penalizzano gli italiani spendendo ogni risorsa disponibile a favore di chi arriva da qualsiasi altra parte del mondo. Usciamo e invitiamo tutti i sindaci - conclude Paternoster - a fermare questa vergogna: inviamo ad ogni sindaco un lenzuolo bianco da appendere alla finestra del comune per chiedere aiuto!". 

Anche l'eurodeputato Lorenzo Fontana è intervenuto sulla vicenda: "Contestiamo nei contenuti e nella forma il nuovo bando per l’accoglienza immigrati della prefettura di Verona. Si sta dando veste di emergenza a ciò che emergenza non è più. I flussi, infatti, continuano ininterrottamente e con crescite esponenziali. O si rivede il modello, scegliendo di prendere in carico solo chi fugge dalla guerra, a partire da donne e bambini, o il sistema dell’accoglienza è destinato a collassare.
Verona ha già dato, ogni tentativo di gonfiare ulteriormente i numeri dell’accoglienza è da rigettare. Con la Lega al governo della città metteremo un freno ai tentativi di imporre nuovi immigrati ai nostri territori. L’immigrazione senza controllo si trasforma infatti in un favore agli scafisti, ai caporali e a chi su quel business lucra. Le indagini aperte e le recenti operazioni delle forze dell’ordine contro le infiltrazioni mafiose in questo business siano un monito".

Ma dal Pd è arrivata la pronta replica all'eurodeputato del Carroccio: "Lorenzo Fontana a parole si dice a sostegno di un modello di immigrazione controllata. Peccato che a Strasburgo pochi giorni fa abbia votato contro la redistribuzione dei profughi in tutta Europa".
Ad affermarlo è Ismail Ali Farah, inserito nella lista dei democratici per le prossime elezioni comunali: "Dice di voler seguire lo stesso modello di quei comuni che rifiutano il modello sprar, magari per poi cogliere l’occasione di mettersi alla testa di una manifestazione quando la situazione diventa insostenibile. Dice di voler selezionare i profughi che giungono sul territorio, sarebbe interessante capire chi sarà il suo interlocutore, vista l’assenza totale di dialogo tra leghisti e ministero dell’Interno. I profughi vanno gestiti, i problemi vanno affrontati e risolti. Centinaia di profughi non possono essere abbandonati tutto il giorno a non fare nulla, finendo talvolta col chiedere l’elemosina nella città, solo perché ci si rifiuta di gestirli. Ci sono tante attività di volontariato che possono svolgere accanto ai cittadini, nell’ambito di progetti formativi e grazie al decreto Minniti oggi è possibile. Non basta dirsi contro, i problemi vanno affrontati anche quando non conviene. Fontana a Strasburgo proprio pochi giorni fa ha votato contro una risoluzione che chiede la procedura di infrazione per quei paesi UE che si rifiutano di condividere con l'Italia una quota di accoglienza di profughi, allo stesso tempo Fontana e la Lega hanno votato a favore di un testo (bocciato) che invece ribadiva le competenze nazionali della gestione dei profughi, in altre parole ‘ce li gestiamo da soli'. La strategia è chiara: continuare ad urlare ‘invasione’”. 

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