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Auto cannibalizzate, Tosi: «Città insicura». Ziveloghi: «Attività intensa delle forze dell'ordine»

Il deputato di Forza Italia chiede una videosorveglianza più efficace ed anche il ricorso alla vigilanza privata se necessario. L'assessora alla sicurezza: «Tanti tentativi di furto vengono prevenuti o sventati»

Negli ultimi tre mesi, almeno una dozzina di auto sono state cannibalizzate a Verona. Casi cioè di furto in cui parti delle vetture sono state asportate per essere poi rivendute online. I casi sono avvenuti in centro, sia di giorno che di notte, e sono stati segnalati dal deputato di Forza Italia Flavio Tosi e dai tosiani Antonio Lella, Simone Meneghelli e Davide Pinzuti, i quali hanno chiesto al Comune di garantire una maggiore sicurezza in città.

Sicurezza che per Tosi, Lella, Meneghelli e Pinzuti passa prima di tutto dalla prevenzione e quindi da una videosorveglianza più efficace e anche da un presidio del territorio più esteso, magari affidandosi anche alla vigilanza privata.

Un attacco all'amministrazione comunale a cui l'assessora alla sicurezza Stefania Zivelonghi ha replicato: «Sostenere che non esiste nessun presidio in città e nel territorio, e che chi delinque si sente libero di fare quello che vuole, significa smentire quanto ufficialmente comunicato attraverso riscontri periodici dalle stesse forze che presidiano la sicurezza in città. Documenti che attestano un’attività forte e intensa sia della polizia locale sia delle forze dell'ordine, e quindi, chi smentisce questo, se ne assumerà le responsabilità. Per quanto riguarda i furti, il dato un po' generico che è stato rappresentato non tiene per esempio conto di tutti i tentativi di furto che vengono prevenuti o sventati, perché anche di questo devono essere consapevoli i cittadini».

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