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Autisti e controlli Atv minacciati e aggrediti: "Daspo urbano per i colpevoli"

È il Consigliere provinciale leghista Matteo Pressi, a lanciare la proposta dopo l'appello arrivato dal personale del trasporto pubblico: "Questi soggetti vanno allontanati in ogni modo per restituire dignità ai lavoratori e tranquillità agli utenti"

L'appello lanciato dai rappresentanti di autisti e controllori di Atv, l'azienda che gestisce il sistema di trasporto pubblico locale in città ed in provincia, non ha lasciato indifferente il mondo politico e, dopo la presa di posizione del Deputato del Pd Vincenzo D'Arienzo, interviene anche il Consigliere provinciale ai trasporti, il leghista Matteo Pressi. Proprio in questi giorni i lavoratori avevano denunciato un clima di intimidazioni sempre più crescenti accompagnate da minacce che talvolta sfociano in veri e propri episodi di violenza.

Sul punto Pressi puntualizza: "Purtroppo i lavoratori denunciano una situazione ai limiti della sopportazione evidenziando criticità che talvolta ci vengono segnalate anche dall'utenza. È inconcepibile che quello di autista o controllore debba divenire un mestiere che mette a rischio l'incolumità di chi lo svolge".
Se da un lato si riconosce la veridicità di quanto sostenuto dai lavoratori, dall'altro si passa alle proposte per cercare di arginare il fenomeno: "Purtroppo la normativa attuale non tutela pienamente il lavoro svolto da autisti e controllori e per questo sarebbe auspicabile un ulteriore intervento da parte del Ministero dell'Interno. Stiamo parlando di lavoratori che hanno una dignità che non deve essere lesa da chi vuol fare il furbo anche truffando la collettività anche al costo di alzare le mani".
Una prima misura per arginare il fenomeno si potrebbe rinvenire anche nella normativa attuale, ed in questo senso Pressi fa una proposta: "A mio avviso si dovrebbe verificare la possibilità di applicare il daspo urbano anche a quei soggetti che pongono in essere manifestazioni irrispettose o violente nei confronti del personale impiegato nei servizi di trasporto pubblico locale. Nel Decreto Minniti c'è un'apposita norma che a mio avviso si potrebbe applicare e cioè quella che punisce il comportamento di chi limita la libera accessibilità e fruizione di infrastrutture e mezzi di trasporto. Questi soggetti vanno allontanati in ogni modo per restituire dignità ai lavoratori e tranquillità agli utenti che pagano il biglietto e non possono essere costretti a vedere scene poco edificanti", conclude Pressi.

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