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Politica Borgo Trento / Piazza Arsenale

Arsenale e circoscrizioni: "Chiesto un parere 'paravento' a carte coperte"

È Luigi Ugoli, capogruppo del Pd, a commentare l'iter del progetto di riqualificazione: "Se davvero avesse avuto a cuore la partecipazione e il coinvolgimento dei parlamentini avrebbe dato più tempo o si sarebbe organizzata prima"

Le Circoscrizioni hanno ancora pochissimi giorni, prima della scadenza del 28 gennaio, per esprimere un parere sul Piano finanziario sul project Arsenale (14,5 milioni di euro di contributo pubblico subito più altri 15 milioni circa dilazionati in 50 anni). Oltre ad essere una chiara forzatura (sono stati loro concessi solo 7 giorni notificati lunedì ma decorsi da venerdì scorso!) la richiesta è anche di dubbia utilità.

Queste le parole del capogruppo del Partito Democratico di Verona Luigi Ugoli, che interviene sulla questione del piano di riqualificazione dell'ex Arsenale asburgico. 

Lo scorso 19 dicembre, infatti, rispondendo per iscritto ad una mia richiesta di chiarimento formulata durante il consiglio del 30 novembre scorso nel quale il project è stato dichiarato di pubblica utilità, gli uffici segnalavano che il parere delle Circoscrizioni sarebbe dovuto soltanto dopo l’approvazione del bando di gara, mentre oggi si ha soltanto un avviso di “pre-informazione" e l’approvazione da parte della giunta dei criteri di gara.

Perché l’amministrazione ha poi cambiato orientamento? Se davvero avesse avuto a cuore la partecipazione e il coinvolgimento dei parlamentini avrebbe dato più tempo o si sarebbe organizzata prima. La ragione più probabile è che in questo modo si cerchi di dare una parvenza di partecipazione ad un'atto che in realtà non ha mai tenuto conto del parere e delle opinioni di nessuno dei tanti soggetti politici e sociali coinvolti.

È inoltre stucchevole che le Circoscrizioni vengano chiamate ad esprimersi senza avere contezza di quali opere verranno sottratte dal piano delle opere 2016 per spostare sull'Arsenale la disponibilità finanziaria. Un parere a carte coperte insomma. Questo problema renderà piuttosto complessa anche l'attività emendativa dei consiglieri comunali che potrebbero emendare opere che verranno sottratte o spostate.

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