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Giovedì, 28 Marzo 2024
Politica Arcole / Via Mantovani

Profughi ad Arcole, il sindaco: "Non siamo stati coinvolti, è una speculazione"

Alessandro Ceretta protesta come il sindaco di San Bonifacio, in entrambi i Comuni i richiedenti asilo saranno ospitati in una casa data in affitto da privati alla cooperativa.

Un caso simile a quello denunciato dal sindaco di San Bonifacio. Profughi ospitati in una casa affittata da un privato ad una cooperativa che si occupa dell'accoglienza, senza il coinvolgimento del Comune. Il sindaco pro-tempore di Arcole Alessandro Ceretta, ai microfoni di TGVerona, attacca per una situazione reputata inaccettabile. Undici uomini, di cui il Comune non conosce identità e provenienza, alloggeranno in una casa senza un programma di inserimento e senza un coinvolgimento del territorio.

Per Alessandro Ceretta si tratta di una speculazione, del business di chi guadagna dall'emergenza immigrazione. Come successo a San Bonifacio, anche il Comune di Arcole è stato avvisato dalla Prefettura solo a cose fatte. È stato fatto un sopralluogo nella casa e sono stati trovati abusi edilizi di cui l'Amministrazione di Arcole ha informato il Prefetto. In pratica, secondo Alessandro Ceretta, l'alloggio non è idoneo ad ospitare 11 persone in condizioni igienico-sanitarie normali.

E dei casi di Arcole e San Bonifacio, come anche del caso Quinto che ha scatenato accese proteste tra leghisti e un gruppo di anti-razzisti, ci si occuperà in Prefettura venerdì 4 marzo durante la riunione del tavolo per l'ordine e la sicurezza pubblica.

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