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Verità per Giulio Regeni: a otto anni dalla scomparsa del ricercatore italiano, lo striscione arriva anche sulla facciata del Comune di Verona

Sulla facciata di palazzo Barbieri lo striscione giallo diventato il colore simbolo della battaglia della famiglia Regeni e di Amnesty. L’amministrazione aderisce alla campagna internazionale, come chiesto dai capigruppo di maggioranza con una mozione approvata in Consiglio comunale all’unanimità

Da mercoledì sera sulla facciata di Palazzo Barbieri è esposto lo striscione ideato da Amnesty International attraverso la campagna "Verità per Giulio Regeni", divenuto il simbolo di un appello condiviso per far luce sull’accaduto e ottenere giustizia. Il Comune di Verona, infatti, così come richiesto dai capi gruppo di maggioranza con una mozione «approvata dal Consiglio comunale all’unanimità», ha dunque deciso di aderire alla campagna internazionale di Amnesty International volta a far luce sulla sua vicenda.

In base a quanto riferito in una nota, inoltre il Comune si è impegnato ad «ospitare quanto prima i genitori Paola Defendi e Claudio Regeni, per continuare a chiedere giustizia, in attesa della prima udienza, di fronte alla Corte d'Assise di Roma, prevista il 20 febbraio prossimo». La frase "Verità per Giulio Regeni" è diventata la richiesta di tanti enti locali, Comuni italiani, ma anche università e luoghi di cultura che hanno esposto questo o altri simboli per chiedere l’impegno ad avere verità sulla morte di Giulio Regeni, il ricercatore italiano scomparso al Cairo il 25 gennaio 2016.

«Dopo quasi otto anni segnati dal silenzio, - ricorda la nota del Comune di Verona - lo scorso ottobre la sentenza della Corte Costituzionale ha dato finalmente il via libera al processo dei quattro soggetti imputati nel procedimento penale per il sequestro, la tortura e la morte di Regeni».

Nella serata di giovedì 25 gennaio, a Fiumicello-Villa Vicentina, il paese originario del giovane, si è svolta una fiaccolata per ricordare il drammatico evento avvenuto nel 2016 esattamente otto anni fa, così come altrettanti ne saranno passati il prossimo 3 febbraio dal ritrovamento del corpo di Regeni, rinvenuto martoriato sulla strada per Alessandria d’Egitto alla periferia del Cairo.

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