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Ambrosini replica a Croce: "Non ci sono i fondi per operazioni di merchandising"

L'assessore al Turismo risponde al candidato di Verona Pulita, che aveva proposto di rilanciare il marchio ufficiale della città di Romeo e Giulietta ispirandosi all'official store di Milano

Michele Croce è, come noto, un grande esperto di arredamenti di uffici pubblici, ma altrettanto non si può dire per il turismo. Leggo infatti con non poca sorpresa la sua proposta per valorizzare ancor di più l’offerta turistica della nostra città. Se è vero che è bene prendere in considerazione ogni input per valorizzare questo settore dell’economia, è anche doveroso calarsi nella realtà quotidiana per capire se la proposta può essere concretizzata oppure rimandata a tempi migliori.
Quanto proposto da Michele Croce avrà infatti una sua fattibilità quando sarà effettivamente funzionante una DMO- Destination Management Organization, ovvero la piattaforma turistica territoriale, con risorse pubbliche ed investimenti privati, questi ultimi al momento quasi totalmente assenti. Creare quanto proposto necessità di centinaia di migliaia di euro di risorse da investire nella creazione del brand, nella promozione dello stesso, nello studio del merchandising, nella produzione di adeguato campionario, nella creazione di una rete vendita con ricerca di location adeguate e tutto ciò che ne consegue. Basta guardare quante risorse investono le aziende private, anche veronesi, per far emergere nel mercato di un qualsiasi prodotto commerciale.
Nello studio di recente affidato dal Comune all’Università di Verona, che andrà a definire lo stato dell’arte del turismo veronese e le linee guida per valorizzarlo, emergerà sicuramente anche questo ma indubbiamente dovrà essere gestito da un soggetto coordinatore che è appunto la DMO Verona. Ma fino a quando la Regione Veneto, che è titolare della delega al Turismo, rimanda ogni forma di contribuzione per la gestione dei servizi essenziali quali l’informazione ed accoglienza o la promozione totalmente ai Comuni e non finanzia in alcun modo queste attività, non ci sarà assolutamente spazio per tentare di creare un’efficiente operazione di merchandising, perché tutte le risorse saranno destinate alla gestione dei servizi essenziali come si sta facendo ora.
Da assessore al Turismo vedrei con grande soddisfazione la realizzazione della proposta, ma da amministratore devo fare i conti con gli effettivi numeri del bilancio comunale, che non ci permettono voli pindarici.
Gli sforzi vanno quindi indirizzati verso il mantenimento dello standard qualitativo dei servizi turistici attuali, come l’accurata assistenza delle migliaia di turisti in arrivo a Verona, e verso il perfezionamento della DMO Verona, che dovrà diventare il soggetto di indirizzo ed operativo di tutta l’offerta turistica della città.

Lo ha detto l’assessore al Turismo Marco Ambrosini in merito alla proposta di creare punti vendita ufficiali sul territorio cittadino. Sulla segnaletica di ausilio ai turisti all’interno della stazione di Porta Nuova l’assessore ha spiegato che “siamo in attesa che Grandi Stazioni ci assegni gli spazi da adibire a IAT all’interno della palazzina servizi su piazzale XXV Aprile, solo allora potremo disporre la cartellonistica che, dall’uscita della stazione porterà fino all’ufficio turistico, dove i viaggiatori potranno ricevere tutte le informazioni necessarie e naturalmente trovare anche il merchandising ufficiale della città".

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