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Alta Velocità, Legambiente: "Il Ministero dica se il progetto è ancora valido"

È Dario Ballotta ad analizzare la situazione della Tav Brescia-Verona-Padova: "I gravi problemi emersi sconsigliano di procedere con l’attuazione di un'opera pensata venti anni fa"

I gravi problemi emersi dal progetto di prolungamento della tratta ad Alta Velocità Brescia Verona Padova (ambientali, finanziari e gestionali) sconsigliano di procedere con l’attuazione di un progetto pensato venti anni fa.

A dirlo è Dario Ballotta di Legambiente Lombardia, che analizza i pro e i contro del progetto, che a suo dire non offrirebbe più gli stessi vantaggi di quando è stato elaborato.

Le sue ricadute positive, come l’aumento di capacità complessiva, si potrebbero ottenere con interventi assai meno onerosi (50 milioni di euro al km ed enorme impatto ambientale), mentre trascurabile appare il beneficio della velocizzazione del traffico diretto tra Milano e Venezia. Il Ministero dei Trasporti deve dire se il progetto è oggi ancora valido e ciò lo si può valutare solo con uno studio di fattibilità tecnica, ambientale, economica e finanziaria. Va pertanto considerata l’ alternativa del raddoppio della linea sul tracciato esistente in fasi ottimali di realizzazione che non prevedano il prolungamento dell’alta velocità a favore di una soluzione mista che ne aumenta la capacità, riduce i costi e il consumo di suolo. Al fine di ridurre la spesa pubblica, l’ex Governatore della Banca d’Italia Mario Draghi disse “ la riduzione della spesa per le opere pubbliche impone una valutazione dei costi e dei benefici di progetti alternativi”. Ciò dovrebbe interessare anche le Regioni Lombardia e Veneto , visto che il progetto sconquassa il loro territorio. La possibilità di realizzare un'alternativa, più efficiente e più efficace, consentirebbe alle due Regioni di utilizzare le risorse risparmiate per altri importanti ed urgenti finalità. Sulla Milano Treviglio la linea a quattro binari, di cui due “lenti” e due “veloci” come già oggi possono circolare indifferentemente 350 treni al giorno tra merci, pendolari, regionali e frecce bianche e rosse. Mentre la linea A.V. Treviglio-Brescia è percorsa invece da soli 220 treni giornalieri (52 frecce sulla linea AV e 168 sulla linea lenta), 130 in meno della Treviglio Milano. Il sistema TAV è costoso, energivoro, non interscambiabile (tra treni veloci e lenti) e chiuso ai treni merci. Il quadruplicamento Brescia-Verona farebbe invece risparmiare un miliardo di euro e oltre 30 ettari di terreni agricoli, eviterebbe l’attraversamento dell'area del Lugana e assicurerebbe lo sviluppo del sistema ferroviario per pendolari, merci e Frecce Rosse.

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