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Venerdì, 29 Marzo 2024
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Doppio salto di Gennari, lascia M5S e minoranza ed entra nella Lega

Nel 2017 era stato il candidato sindaco dei 5 Stelle, ma dopo il sì del Movimento al Governo Draghi, il consigliere comunale di Verona ha «scelto un'altra strada»

«Si può accettare tutto, ma si può anche scegliere un'altra strada. A testa alta». Sulla sua pagina Facebook, il consigliere comunale veronese Alessandro Gennari ha scritto queste parole, l'11 febbraio scorso. In quel giorno, attraverso una votazione degli iscritti alla piattaforma Rousseau, il Movimento 5 Stelle decideva di entrare nel nuovo governo del premier Mario Draghi, dopo la crisi del secondo esecutivo a guida Giuseppe Conte.

L'altra strada che Gennari ha scelto pare sia quella di lasciare il Movimento 5 Stelle, dopo essere stato candidato sindaco pentastellato alle elezioni amministrative di Verona del 2017. Il consigliere 36enne, però, non si dimetterà e non entrerà neanche a far parte del cosiddetto Gruppo Misto. Ed è qui il vero scalpore, perché dal prossimo mese di marzo Alessandro Gennari sarà un consigliere comunale della Lega, e quindi non solo cambierà casacca, ma passerà dall'opposizione alla maggioranza. 

L'ormai ex consigliere 5 Stelle ha anticipato che spiegherà la sua decisione, ma intanto alcuni consigliere di minoranza hanno espresso i loro commenti. Federico Benini del Partito Democratico non si dice sorpreso, perché già nel 2017 Gennari era stato eletto vicepresidente del consiglio comunale di Verona, contro il candidato ufficiale delle minoranze. «In quella occasione feci notare come avrebbe dovuto uscire dai 5 Stelle ed entrare in maggioranza, oppure dimettersi da vicepresidente del consiglio comunale - ha scritto Benini - Vedo che con tre anni e mezzo di ritardo ha dato seguito alla prima parte del mio consiglio entrando nella compagine che sostiene il sindaco Sboarina. Ora mi attendo che, per rispetto delle minoranze, dia seguito anche alla seconda». Più pungente la critica della consigliera Elisa La Paglia, sempre del PD, la quale ha ricordato le critiche di Gennari a Sboarina sulla gestione di Fondazione Arena e della Fiera e soprattutto sull'organizzazione a Verona del Congresso Mondiale delle Famiglie. «I suoi nuovi compagni di gruppo consiliare di Gennari saranno i leghisti, tra i quali ci sono Comencini e Zelger, sempre pronti contro diritti civili e ambiente, e Velardi, con cui condivide molte serate in musica. Da regolamento dovrà dimettersi da vicepresidente del consiglio comunale, dove rappresentava le minoranze per l'appunto. Un tentativo di autonomia dai 5 Stelle lo aveva già reso pubblico con Innovazione Scaligera condivisa con Traguardi, Volt e +Europa, non proprio vicino a Salvini. Con lui ho condiviso, pensando di avere accanto un alleato, quattro anni di commissione sociale e istruzione, dove ha spesso ribadito il suo passato da attore. I casi son due: o ha recitato fino ad adesso o reciterà da oggi. Insomma un personaggio in cerca d’autore ... e di riconferma a Palazzo Barbieri?».

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