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Martedì, 19 Marzo 2024
Politica Borgo Trento / Piazza Arsenale

Recupero ex Arsenale, le opposizioni sul progetto: "È la soluzione sbagliata"

Michele Bertucco, Luigi Ugoli ed Elisa La Paglia, attaccano il project financing presentato dal sindaco Flavio Tosi: "Il Comune aveva alternative? Si molte, anche con il supporto dei privati"

Non è vero quanto va dicendo in giro l’amministrazione a proposito del project financing, che sarebbe l’unica soluzione per rimettere in sesto l’Arsenale. Al contrario, il project è l’unica la soluzione a cui abbia mai lavorato questa amministrazione dal 2012, senza mai essersi confrontata con nessuna forza cittadina, partiti, circoscrizioni, comitati o cittadini; senza aver mai seriamente preso in considerazione soluzioni alternative né essersi mai interessata della possibilità di reperire fondi pubblici in altra maniera, tanto è vero che la giunta non ha mai espresso una sua autonoma idea di ristrutturazione e riconversione degli spazi. Questa è una soluzione sbagliata perché sottrae ai cittadini la fruibilità di gran parte degli spazi dell’Arsenale e perché impegnerà economicamente il Comune per i prossimi 50 anni. Approvare un pasticcio del genere a pochi mesi dalle elezioni è quanto di più scorretto un’amministrazione uscente possa fare nei confronti della città.

Questa la dura opposizione del consigliere comunale Michele Bertucco, al progetto di recupero e valorizzazione dell'ex Arsenale asburgico, presentato nei giorni scorsi dal sindaco Flavio Tosi. Bertucco contesta la scelta della giunta comunale giudicandola un pessimo affare per la città, trovandosi d'accordo con i consiglieri dei Pd Luigi Ugoli ed Elisa La Paglia che, conti alla mano, contestano a loro volta la strada intrapresa da Palazzo Barbieri.

Il Comune pagherà per 30 anni 430.000 euro l'anno come contributo di disponibilità, da cui non potrà recedere anticipatamente, più gli altri 2.400.000,00 euro nei vent'anni successivi, fanno in tutto altri 15.300.000 oltre i 14.450.000 che daremo subito. Su questo manderemo le nostre contro osservazioni all'Anac.
Questi 15.000.000 di "affitti" su proprietà nostre sono lo strumento di finanza creativa che danneggia economicamente il Comune e fa sballare i principi del project financing.
A questi costi poi dovremo comunque aggiungere i costi di gestione, la manutenzione degli spazi comuni e le utenze.
Il Comune aveva alternative? Si molte, anche con il supporto dei privati, ma senza far indebitare il Comune per i prossimi 50 anni.
Se avessero ristrutturato la caserma di Santa Caterina, ora diventata di proprietà del Comune, con 5 milioni circa avremmo ancora più spazio e risparmieremmo tutti gli affitti, quelli di Fondazione Arena, degli archivi Comunali ecc, circa 500.000 euro l'anno di affitti a terzi. Questi soldi risparmiati sarebbero vitali perché i Musei non si possono solo costruire vanno finanziati, la didattica, le ricerche necessitano di risorse, i nostri musei e le nostre biblioteche oggi rischiano la chiusura per mancanza di personale come ha dichiarato il dirigente nella commissione della scorsa settimana con un accorato appello.
Il Sindaco può evitare di lanciare sfide che ha già perso in partenza, non ha mai voluto neanche scriverlo un progetto in grado di attrarre fondi europei, né tanto meno un progetto culturale.

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